Si fa presto a dire vongole. In Italia le vongole sono una specie ben definita con numerose varianti. Tra queste c’è anche la variante della vongola sarda verace, che comunemente viene chiamata nell’Isola “arsella”.

In molte altre regioni italiane l’arsella è però sinonimo di un’altra specie, parecchio diversa dalla vongola e dalla vongola sarda o arsella: la tellina.

Le deliziose arselle sarde, spesso confuse con le vongole veraci, sono in realtà autoctone e appartengono alla specie Tapes decussatus. Una delle chiavi per distinguere tra vongole e arselle sarde è osservare attentamente le conchiglie. Le vongole veraci presentano colori meno vivaci e più uniformi rispetto alle arselle. Questa differenza cromatica può costituire un indizio prezioso.

Una prova schiacciante per riconoscere la vera vongola sarda è osservare i due piccoli sifoni, utilizzati per l’ingresso e l’uscita dell’acqua. Nelle vongole, questi sifoni si muovono in modo totalmente indipendente. Se, invece, li vedete saldati insieme, potrebbe trattarsi di una specie diversa, come la Tapes philippinarum o semidecussatus.

La Tapes philippinarum, conosciuta anche come vongola giapponese, è spesso causa di confusione. La sua presenza in Sardegna – è una specie piuttosto invasiva – potrebbe portare a fraintendimenti, ma osservando attentamente i sifoni, è possibile stabilire se si tratta della pregiata vongola sarda o di una specie diversa.

DIFFERENZE TRA VONGOLE E TELLINE IN ITALIA

Il mollusco che spesso viene scambiato con la vongola verace è l’arsella, conosciuta anche come tellina in alcune zone d’Italia. Tuttavia, è fondamentale non lasciarsi ingannare dalle apparenze e comprendere le differenze tra questi due deliziosi frutti di mare.

Innanzitutto le vongole fanno parte della famiglia delle Veneridae, mentre le arselle appartengono alla famiglia delle Donacidae.

Arselle o telline

Sono, dunque, in famiglie diverse di molluschi. Le vongole presentano una forma più arrotondata, mentre le arselle si distinguono per la loro conformazione triangolare. Le prime, in genere, sono leggermente più grandi rispetto alle seconde.

Pasta con le vongole

Il guscio delle vongole è caratterizzato da rigature sopraelevate concentriche, mentre quello delle arselle appare liscio e lucido. Mentre il guscio delle vongole presenta striature grigie, quello delle arselle si mostra di un colore più chiaro e brillante.

Spaghetti alle vongole

Le vongole possono essere rinvenute fino a 12 metri di profondità, mentre le arselle si spingono solo fino a 2 metri.

Arselle o telline

Entrambi questi molluschi, oltre a offrire un’esperienza culinaria straordinaria, sono caratterizzati da un ridotto apporto calorico e sono ricchi di ferro, calcio, proteine e fosforo. Però è bene non confondersi così da non fare brutte figure in ristorante.

Un mare calmo, petali di rose rosse che scivolano sull’acqua e una canzone che accompagna il silenzio. Così Alghero ha ricordato Fabrizio Calaresu, il 17enne scomparso lo scorso 22 luglio in un incidente stradale. Un’immagine forte, carica di emozione, che ha unito compagni di scuola, insegnanti, amici e familiari nel segno di un addio collettivo.

La commemorazione si è svolta ieri mattina davanti alla spiaggia dello Scoglio Lungo, dove un gruppo di studenti ha reso omaggio al giovane con un gesto semplice e simbolico. Sulle note di Le tasche piene di sassi di Lorenzo Jovanotti, i ragazzi sono saliti su alcune canoe e, una volta raggiunto il largo, hanno deposto in mare le rose rosse, osservati dalla riva dai genitori di Fabrizio, Lorenza e Tino Calaresu.

L’iniziativa è stata promossa dagli studenti della quinta A Capitani Nautico, con il coinvolgimento delle classi Professionali Smat dell’Istituto di istruzione superiore “Mario Paglietti” di Porto Torres, dove Fabrizio studiava. La scuola ha voluto ricordarlo come uno studente apprezzato per il comportamento e l’impegno, lasciando spazio a un momento di raccoglimento condiviso, lontano dalle aule ma profondamente legato al percorso formativo del ragazzo.

Sulla spiaggia erano presenti anche molti amici, che hanno scelto di esserci per salutare ancora una volta un coetaneo descritto da tutti come riservato e gentile, con il sogno di indossare un giorno la divisa dell’Arma dei Carabinieri. Fabrizio aveva perso la vita mentre si recava al lavoro: in sella alla sua moto, lungo la provinciale 44 nei pressi dell’aeroporto di Fertilia, era rimasto coinvolto in un incidente dopo che un’auto gli aveva tagliato la strada, finendo contro un palo.

La cerimonia si è svolta con il sostegno della dirigenza scolastica, guidata da Daniele Taras, e con la partecipazione attiva dei docenti Pier Paolo Peddio, Andrea Fiori, Caterina Sassu, Elisabetta Ruggiu e Cristina Bazzoni, che hanno accompagnato gli studenti in questo momento di memoria collettiva.

Un gesto sobrio, affidato al mare e al silenzio, per ricordare una giovane vita interrotta troppo presto e lasciare che il ricordo di Fabrizio continui a vivere nelle persone che lo hanno conosciuto.