Il dolce al cucchiaio simile al crem caramel è perfetto anche per i bambini egli anziani vista la sua consistenza morbida, inoltre è fatto con ingredienti privi di glutine e se si usa latte ad alta digeribilità è adatto anche per chi ha l’intolleranza al lattosio. Le dosi sono per 4 persone.

Ingredienti per il budino
-500 ml di latte
-5 cucchiai di zucchero
-5 uova
-la scorza di un limone non trattato
-una bacca di vaniglia oppure 1 bustina di vanillina

Ingredienti per il caramello
-250 g di zucchero semolato
-2 cucchiai d’ acqua

Prima di tutto si prepara il caramello. In un pentolino pentolino dal fondo spesso versate lo zucchero e l’acqua cuocere a fiamma molto bassa facendo attenzione a non farlo bruciare, girate costantemente con un mesto di legno.

Mettete in un tegame il latte con della buccia di limone, i semi di una bacca di vaniglia oppure la vanillina, poi fatelo scaldare senza portalo ad ebollizione. Sgusciate le uova in una terrina e aggiungete lo zucchero, frullare per qualche minuto. Eliminate la scorza del limone dal latte, versatelo nelle uova e mescolate tutto. Ora preparate degli stampini, oppure uno stampo grande, o semplicemente una pirofila. Qualsiasi contenitore usiate, bagnatelo con aqua tiepida sgocciolatelo, ma senza asciugarlo. Mettete nel fondo degli stampi un po’ di caramello precedentemente preparato e poi il composto di latte e uova. La cottura si fa a bagnomaria, mettete gli stampi dentro una teglia riempita con circa 3/4 di acqua, poi fate cuocere in forno caldo a 170° per circa 40 minuti. Sa timballa sarà cotta quando sulla superficie si sarà formata una crosticina dorata.

Un gregge di pecore ridotto allo stremo, costretto a pascolare su un terreno arido e privo di vegetazione, senza acqua né riparo dal sole. È la segnalazione arrivata alla nostra redazione da alcuni lettori di Selargius, accompagnata da fotografie che mostrano la difficile condizione degli animali.

Foto di Paola Sulis

Secondo quanto riportato, il pastore avrebbe condotto le pecore su un terreno devastato da un incendio, dove non vi era traccia di erba. Le immagini ritraggono animali magrissimi, stremati dal caldo e dalla mancanza di cibo e acqua. Alcuni, riferiscono i testimoni, sarebbero stati in condizioni agonizzanti, mentre altri presentavano ferite e segni evidenti di incuria.

Foto di Paola Sulis

«È la vita a cui sono condannate – raccontano i cittadini – pecore ricoperte di parassiti, senza alcuna assistenza veterinaria. È mai possibile che nessuno intervenga a tutelarle?».

Foto di Paola Sulis

La denuncia si estende anche alle istituzioni. Diversi segnalanti accusano il Comune di Selargius e le autorità competenti di non essersi attivate per garantire il benessere degli animali: «Il Sindaco sostiene che non è compito suo – spiegano – ma tutto avviene nel territorio comunale. Anche i Vigili urbani, chiamati quando le pecore finiscono pericolosamente sulla strada, si limitano ad avvisare il pastore».

Un quadro che solleva forti interrogativi sulla tutela del benessere animale e sulla responsabilità delle autorità preposte ai controlli. Nel frattempo, il gregge continua a vivere in condizioni che i cittadini definiscono “un vero inferno”.