“Marco Mengoni a Cagliari per capodanno è un grande evento del quale sono molto orgoglioso. Un investimento che avrà un importante ritorno culturale ed economico per la città e sarà di grande evidenza nazionale considerata la sua fama”.

Lo scrive il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu informando i cittadini sul concertone del 31 dicembre.

“Il costo dell’intera operazione è di 688 mila euro, compreso il contributo di 250 mila euro della Regione – spiega il primo cittadino – . La Fiera è il luogo più sicuro (lo dicono gli esperti), più economico e ampio (può contenere il doppio degli spettatori rispetto a piazza dei centomila) dove realizzare un evento di questa portata. L’accesso al concerto avverrà tramite un pass gratuito e nominale rilasciato on line attraverso i tradizionali circuiti di emissione dei ticket. Presto daremo tutti i dettagli per quella che sarà una grande festa per la città e per tutta la Sardegna. Ti aspettiamo Marco, sei il benvenuto!”.

Lo sapevate? Come si dice albicocca in sardo?

Una parola che in sardo fa sorridere (e arrossire) i più, non solo perché indica il famoso e ottimo frutto estivo. Scoprite perché.

Piricocu, frutto del desiderio (e non solo): quando l’albicocca in sardo fa arrossire più della frutta.

In sardo, specialmente nella variante campidanese, la parola che indica l’albicocca è talmente simpatica e carica di doppi sensi da far sorridere anche chi non ha mai messo piede in un frutteto. Stiamo parlando di “piricocu”, un termine che sì, descrive quel delizioso frutto estivo dalla polpa dolce e succosa, ma che nella lingua più ironica, tagliente e particolare del Mediterraneo, ha assunto significati ben più… stimolanti. Eh già, perché “piricocu” in sardo non si limita al cesto della frutta: può essere anche una bella ragazza (“Cussa picciocca esti unu bellu piricoccu”) e, per i più spinti, pure un modo allusivo e sfrontato per indicare l’organo femminile, specialmente se appartenente a una giovane e avvenente fanciulla. Insomma, la prossima volta che qualcuno vi offre unu “piricocu”, chiedete bene a cosa si riferisce: potrebbe essere una merenda o… un complimento ardito.