Orrore in un paese sardo: cadaveri di cani in cortile e quelli vivi in condizioni pietose
"Una persona capace di atti simili, è pericolosa per la comunità. Io ho presentato un esposto, ora solo le istituzioni a dover agire", dichiara Elena Pisu, responsabile dell'associazione Bau Club.
Cadaveri di cani chiusi in sacchi e lasciati nel cortile in stato di putrefazione avanzata, cagne fatte figliare di continuo, altrettanti cani vivi ma tenuti in condizioni raccapriccianti. Questo è lo spettacolo da film horror che Elena Pisu si è ritrovata di fronte dopo aver fatto “visita” in un’abitazione di un paese del Medio Campidano.
“Peccato che non fosse un film, ma tutto vero”, racconta Pisu, responsabile dell’associazione Bau Club titolare di diverse strutture del Cagliaritano. “Ho presentato un esposto e mi sono fatta carico di cuccioli e altri cani in condizioni pietose, di più cosa posso fare? Mi chiedo come si possa pensare che una persona del genere non sia pericolosa per tutta la comunità e per i compaesani. Io da madre avrei paura di sapere che un uomo capace di tutto ciò viva vicino a me e ai miei figli”.
“In questo cortile non c’erano escrementi per terra e non per una questione di pulizia ma perché i poveri cani, stremati dalla fame e scheletrici, se la mangiavano. Ho visto tanto orrore nella mia vita da volontaria ma una cosa del genere poche volte. Chiedo alle istituzioni di fare qualcosa: il pericolo è a livello di igiene pubblica e anche sociale, non solo per la tutela animale, non ci si può girare dall’altra parte”.
“Ci tengo a ringraziare le Guardie Zoofile Oipa con la comandante Monica Pisu per l’intervento. Senza di loro mettere in luce questa mostruosità non sarebbe stato possibile”, conclude.
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