Una scena straziante, l’ennesima, quella scoperta due giorni fa nella zona di Poltu Quadu, vicino all’aeroporto. A trovarla è stata una ragazza che passeggiava con il suo cane: attirata dal pianto sommesso, ha seguito il suono fino a un sacco di juta abbandonato sul ciglio della strada. Dentro, sei cuccioli appena nati, ancora incapaci di muoversi, gettati come rifiuti.

Portati subito in salvo dai volontari della L.I.D.A. di Olbia, i piccoli — arrivati al rifugio in condizioni critiche ma stabili — ora mangiano, dormono e sembrano tranquilli. “Sembrano, perché non piangono,” spiegano i volontari, “ma se avessero avuto accanto la loro mamma non avrebbero mai dovuto affrontare una tale sofferenza.”

Dietro il loro silenzio, infatti, c’è il peso di una violenza evitabile: quella di chi ha scelto di separarli prematuramente dalla madre, ignorando soluzioni già esistenti e gratuite come la sterilizzazione offerta da anni agli allevatori e ai pastori della zona. I cuccioli saranno affidati temporaneamente a una volontaria adottante che aiuterà con l’allattamento. Poi servirà un’altra balia. “Abbiamo urgente bisogno di mani, tempo e materiali: traversine 60×90 e tanta forza,” spiega la L.I.D.A.

I cuccioli avranno bisogno di cure costanti e di un ambiente pulito e sicuro: chiunque possa contribuire è invitato a mettersi in contatto con l’associazione. L’episodio riaccende un dibattito che da anni accompagna l’attività dei volontari: quello sulla mancata sterilizzazione. “Ogni volta ci chiediamo perché continuiamo a permettere che accadano simili atrocità. La sofferenza animale è evitabile, e i canili sono pieni di vite che meritano un futuro migliore,” denunciano.

Secondo la L.I.D.A., serve più consapevolezza e soprattutto un impegno politico: “Sarebbe importante che i nostri rappresentanti regionali visitassero i canili. Solo toccando con mano la realtà di queste creature si può comprendere davvero l’urgenza di intervenire. Un popolo si misura anche dalla cura che dedica ai più deboli,” concludono i volontari. “Senza educazione e sensibilizzazione, saremo punto e a capo. Aiutateci a fare la differenza.”
Contatti e aiuti
• Tel: 333 4312878
• Email: [email protected]
• Come aiutarli: lidasezolbia.it/come-aiutarli
• Spedizioni: L.I.D.A. Sez. Olbia – Rifugio “I Fratelli Minori”, via dei Cestai 26, 07026 Olbia (SS)
• Donazioni: lidasezolbia.it/donazioni
• Codice fiscale 5×1000: 01976050904
© RIPRODUZIONE RISERVATA