Visite mediche sportive gratuite per minori e disabili: attive in tutta la Sardegna

Nell'area metropolitana di Cagliari i centri convenzionati sono a Cagliari, Assemini e Quartu Sant'Elena.
Visite mediche gratuite di idoneità sportiva agonistica e non agonistica nei centri di medicina dello sport e i privati autorizzati dalle ASL per minorenni e disabili in tutta l’Isola. A seguito dell’approvazione della Delibera della Regione Sardegna n. 19/71 del 1 giugno 2023, sono state stipulate le convenzioni da Ares con diversi Centri sportivi sul territorio dell i tutte le ASL. Nell’area metropolitana di Cagliari i centri convenzionati sono a Cagliari, Assemini e Quartu Sant’Elena.
“Le certificazioni mediche di idoneità alla pratica sportiva rientrano nei LEA e, pertanto, sono gratuite per bambini, disabili e minorenni. Grazie a una delibera proposta dall’assessore alla Sanità, è stato stanziato per le ASL un finanziamento per la stipula di contratti con alcune strutture private per il biennio 2023/2024. L’Agenzia Regionale della Salute (ARES) ha pubblicato la delibera n. 208 del 31/08/2023 con i Centri di riferimento mentre le ASL definiscono i criteri applicativi dei contratti” spiega il direttore amministrativo della ASL di Cagliari Gianluca Calabrò.
“Nelle strutture autorizzate tutti i giovani che non hanno ancora compiuto la maggiore età ed i portatori di handicap fisico e/o psichico, potranno richiedere gratuitamente – a prescindere dall’ISEE – le visite mediche di idoneità sportiva agonistica e non agonistica”, precisa il direttore sanitario Roberto Massazza. Il budget assegnato dall’assessorato alla Sanità alla ASL di Cagliari è di oltre 623 mila euro e i Centri specialistici di riferimento sono sparsi nel territorio.
Nello specifico, i Centri convenzionati nell’area metropolitana di Cagliari sono: ambulatorio medico specialistico città di Cagliari del dott. Marcello Pili; Centro di Medicina Sportiva Sant’Andrea s.a.s; Sport Center 2000; Centro Riabilitativo Santa Lucia Srl di Quartu; Centro Riabilitativo Santa Lucia Srl di Assemini; Centro di Medicina dello Sport.
“La tutela sanitaria dell’attività sportiva riveste anche una valenza rilevante di sanità pubblica e di prevenzione collettiva, con particolare riferimento alla fascia di popolazione più giovane che si avvia all’attività sportiva agonistica. Anche questo è un incentivo concreto a svolgere attività sportiva per i più giovani– conclude il manager della ASL n. 8 Marcello Tidore -. Fare sport è una delle principali attività della prevenzione in ambito sanitario, che si esplica nella valutazione clinico-funzionale, comprensiva di visita e accertamenti diagnostici e strumentali, finalizzata alla ricerca/diagnosi precoce di fattori di rischio/patologie, specie cardiovascolari, che possono precludere un’attività di tipo agonistico e/o alla prevenzione dei danni alla salute che possono insorgere in occasione dell’attività sportiva sia agonistica che non agonistica”.

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