28 ottobre 1922, la Marcia su Roma: la Sardegna diventa fascista. Ecco il Bastione in una foto del ’35
101 anni fa la Marcia su Roma, per l'Italia e ovviamente la Sardegna inizia la "rivoluzione fascista", con le sue ben note conseguenze. Una data che, durante il Ventennio, verrà ogni anno celebrata con adunanze di camicie nere. Nella foto, una di queste al Bastione di Saint Remy nel 1935.
Con la Marcia su Roma del 28 ottobre 1922 l’Italia e la Sardegna diventano fasciste. 25mila camicie nere iniziarono una mobilitazione verso la capitale e il re Vittorio Emanuele III rifiuta la firma dello stato d’assedio. Due giorni dopo le chiavi del governo vengono consegnate a Benito Mussolini, capo del Partito Nazionale Fascista e ora Duce degli italiani. Per il Paese è l’inizio della “rivoluzione fascista” e di un ventennio di dittatura.
Nell’ottobre di 101 anni fa anche Cagliari saluta la presa al potere delle camicie nere. E sotto il regime fascista, il “capodanno” avrà inizio proprio da questa data, ovviamente nel segno della celebrazione festosa. Come si vede nella foto, infatti, giovani avanguardisti e “Arditi di Guerra” del capoluogo sardo si ritrovano nel 1935 alle scalette del Bastione di Saint Remy, per rendere omaggio al Duce e festeggiare il tredicesimo compleanno dell’Italia fascista.
Già negli anni ’30 il Bastione è il luogo di ritrovo dei bambini e dei giovani. In un quartiere, quello di Castello, certamente più vissuto e comunitario di quanto non sia adesso. E durante il Ventennio, non poche sono le adunanze di Balilla, militanti del Guf e giovani camicie nere nel grande simbolo di Cagliari. Il 10 giugno del 1940, proprio ai piedi del gigante bianco, i cagliaritani ascoltano, direttamente dagli altoparlanti allestiti nell’attuale piazza Costituzione, il noto discorso di Mussolini.
“L’ora delle decisioni irrevocabili” è giunta. L’Italia si schiera al fianco della Germania in una sanguinosa guerra. E in poco tempo Cagliari passerà dalle feste alla devastazione a ai lutti.
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