Castiadas, l’Ex Colonia Penale aperta per le feste: “Il traguardo è l’apertura permanente”
Sapevate che qui i detenuti oltre a bonificare tutta l’area, completamente abbandonata e priva di vita umana a causa delle paludi presenti infestate di zanzare, costruirono gran parte delle strade ancora oggi presenti e utilizzate?
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Oggi vi portiamo alla scoperta di un luogo della memoria che non tutti i sardi conoscono, l’Ex Colonia Penale di Castiadas. Ringraziamo per gli scatti il fotografo Fabrizio Bibi Pinna.
L’Amministrazione comunale di Castiadas annuncia con soddisfazione che lo spazio espositivo della Ex Colonia Penale rimarrà aperto per tutto il periodo delle festività natalizie, offrendo a residenti e visitatori l’opportunità di riscoprire da vicino uno dei luoghi più significativi della memoria locale.
L’apertura straordinaria, programmata per tutto il mese di dicembre e le prime settimane di gennaio, rappresenta un nuovo passo nel percorso di valorizzazione del patrimonio culturale del paese, trasformando il museo in un presidio stabile, attivo durante tutto l’anno.
La Ex Colonia Penale di Castiadas, istituita a fine Ottocento, è stata per decenni uno dei principali insediamenti penitenziari agricoli d’Italia. Il museo consente oggi di ripercorrere le vicende dei detenuti, del personale e delle famiglie che hanno vissuto e lavorato in questo complesso, contribuendo a trasformare un territorio un tempo impervio in un centro agricolo produttivo. Documenti d’epoca, fotografie, testimonianze e ambienti ricreati permettono al visitatore di immergersi in una pagina intensa della storia locale.
11 agosto 1875. In questa data 30 detenuti provenienti dalla casa penale di San Bartolomeo, sbarcarono nella desertica spiaggia di Cala Sinzias guidati dall’Ispettore Generale delle Carceri Cavalier Eugenio Cicognani. Il loro obiettivo, era quello di individuare una zona isolata dove far nascere una nuova Colonia Penale. Nel 1877, dopo 2 anni dal loro arrivo, iniziò la costruzione della colonia penale più grande di tutta Italia. La Colonia Penale di Castiadas.
Dopo anni di duro lavoro, la struttura venne ultimata. L’intera Colonia poteva ospitare oltre 1.000 detenuti. L’intero stabile venne completamente costruito dagli stessi detenuti durante la loro prigionia. È solo grazie a loro, che questa zona venne resa “vivibile”. Per secoli quest’area dell’isola, era completamente abbandonata e priva di vita umana a causa delle paludi presenti infestate di zanzare che provocano numerosi morti per malaria. I detenuti oltre a bonificare tutta l’area, costruirono gran parte delle strade ancora oggi presenti e utilizzate. La colonia Penale venne chiusa definitivamente nel 1952.
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