In Sardegna ci sono due necropoli vicinissime che sfoggiano bellissime decorazioni
La decorazione più bella è quella che rappresenta un elemento verticale stilizzato a forma di volto con occhi e naso, che potrebbe rappresentare una divinità, forse la Dea Madre
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A Pimentel, nella Trexenta, troviamo due necropoli risalenti al Neolitico finale (IV e III millennio a.C.), molto vicine tra loro ma con differenze significative in termini di sviluppo architettonico e decorazioni. Si tratta delle necropoli di Corongiu e S’Acqua Salida (nota anche come Pranu Efis), scavate in una grande massa di arenaria.
La necropoli di Corongiu accoglie due domus de Janas, disposte a poche decine di metri l’una dall’altra, ma solo quella ad est è caratterizzata da eleganti decorazioni incise e dipinte in rosso sulla parete dell’ingresso. Al centro del fregio superiore è presente un elemento verticale stilizzato a forma di volto con occhi e naso, che potrebbe rappresentare una divinità, forse la Dea Madre. Accanto ai lati del portello, puoi apprezzare spirali, doppi cerchi e figure a barca.
La necropoli di S’Acqua Salida, invece, è divisa in due nuclei distinti l’uno dall’altro di circa 150 metri. Il primo nucleo ospita quattro tombe di varie tipologie, tra cui pozzetti e sviluppo orizzontale. Vicino a queste tombe trovi un’area sacra con un focolare e delle coppelle, che probabilmente erano usate per i riti funebri. Nelle tombe del secondo nucleo, invece, troverai elementi decorativi come nicchie, banconi e pilastri, in particolare nella tomba VI. Infine, ricordiamo che le necropoli sono state scolpite con maestria in un grande banco di arenaria.
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Addio al fotografo sardo Michele Santona: le sue foto della Sardegna diventano un aiuto per la ricerca sull’Alzheimer

Michele Santona, il fotografo naturalista sardo che raccontava gli animali dell'Isola: i figli presentano il libro inedito per sostenere la ricerca sull’Alzheimer, malattia che non gli ha lasciato scampo.
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Michele Santona, fotografo naturalista sardo nato nel 1959 a Porto Torres, è scomparso all’età di 66 anni di Alzheimer. Conosciuto per i suoi straordinari scatti dedicati all’avifauna dell’isola, Santona ha condiviso gran parte della sua carriera con Paolo Griva, dando vita al progetto Grivasantona, dedicato principalmente alla ricerca e all’osservazione della natura, e solo in secondo luogo alla fotografia. Le loro immagini hanno trovato spazio in numerose riviste e pubblicazioni italiane e internazionali, raccontando con occhio attento la fauna e gli habitat della Sardegna.
A distanza di anni dalla sua scomparsa, i figli hanno curato la pubblicazione del libro “Tre Macchie Bianche”, un testo rimasto inedito che unisce la sua narrazione al mondo della fotografia naturalistica. Il volume include anche una raccolta fotografica e i messaggi di chi ha avuto il privilegio di incrociare il cammino di Santona nel panorama della fotografia naturalistica.
Il libro non è solo un omaggio alla carriera di Michele Santona, ma anche un’iniziativa di solidarietà: viene distribuito a fronte di una donazione ad Airalzh Onlus (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer) per sostenere la ricerca contro la malattia che ha colpito il fotografo. Anche le imprese possono contribuire e richiedere fattura effettuando la donazione tramite il link dedicato.
Con questa iniziativa, la memoria di Michele Santona continua a vivere attraverso le sue immagini, trasformando la passione per la natura in un gesto concreto per sostenere la ricerca scientifica e aiutare chi lotta contro l’Alzheimer. Per ottenere il libro cliccare a questo LINK.
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