A Cagliari via Napoli era “s’arruga de is Moras”: quando anche i sardi facevano i pirati nel Mediterraneo

Pochi sanno, forse, che questa strada, attraversata da file di turisti nelle mattine estive, era un "ghetto" di mori tenuti in schiavitù. Così come, in generale, tutto il rione Marina, a stretto contatto con il mare, i suoi tesori e purtroppo anche i suoi bottini, frutto di saccheggi ai danni di altri popoli.
Oggi è una delle più importanti “terre” di movida del centro cagliaritano. Alla Marina, infatti, i profumi di cucina e tradizione aleggiano per tutto il quartiere. E via Napoli non è certamente da meno, con la sua ricchezza di ristoranti e trattorie, insieme a negozi tipici.
Pochi sanno, forse, che questa strada, attraversata da file di turisti nelle mattine estive, era un “ghetto” di mori tenuti in schiavitù. Così come, in generale, tutto il rione Marina, a stretto contatto con il mare, i suoi tesori e purtroppo anche i suoi bottini, frutto di saccheggi ai danni di altri popoli.
Come riportato dunque dal capolavoro di Francesco Alziator, “L’Elefante sulla Torre”, nella via Napoli esisteva in tempi lontani la cosiddetta Moreria , luogo in cui venivano concentrate le schiave more. Ecco dunque che anticamente questa via era nota come “s’arruga de is Moras”.
Sembra infatti, sempre come riportato dall’Alziator, che ai tempi in cui i corsari barbareschi imperversavano nell’Isola, portando sciagure e saccheggi, rapendo donne e bambini, i sardi in qualche modo restituissero la pariglia. Alla stregua di quella saracena, dunque, esisteva anche una pirateria sarda, mirata alla cattura di africani e alla loro vendita sul mercato cagliaritano.
Verso Sant’Efisio: come vanno le lezioni di equitazione dell’Altera Nos? Ci racconta tutto Marzia Cilloccu

"Le lezioni di equitazione stanno andando bene al Campo Rossi grazie all’ accoglienza dell’ esercito", ci racconta la vice presidente del Consiglio comunale di Cagliari
Architetta d’interni, imprenditrice nell’organizzazione di eventi, vice presidente Adsi (Associazione Dimore Storiche Italiane) delegazione Sardegna. Eletta consigliera comunale nel 2016, nominata assessora al turismo, attività produttive e mercati, film commission, pari opportunità; consigliera comunale dal 2019 al 2024.
Dal 2024 è vice presidente del Consiglio e commissaria nelle commissioni turismo e cultura, attività produttive e mercati, urbanistica , statuto e regolamenti. Marzia Cilloccu è una straordinaria cagliaritana impegnata per la sua città su tantissimi fronti e quest’anno sarà l’Altera Nos, durante la Festa di Sant’Efisio, una delle più importanti processioni religiose in Sardegna, che si svolge ogni anno il 1° maggio. Questa festa, che dura quattro giorni, vede la statua del santo processata da Cagliari a Nora, con tappe a Sarroch e Pula, e poi il ritorno a Cagliari. Quest’anno sarà la 369ª edizione.
Può spiegarci chi è l’Alter Nos?
L’Alter Nos rappresenta la Municipalità di Cagliari durante i 4 giorni della Festa di Sant’Efisio e durante il periodo delle celebrazioni preparatorie e di chiusura dei festeggiamenti (dal 25 aprile al 25 maggio) in simbiosi con i depositari del culto di Sant’ Efisio durante tutto l’anno: l’arciconfraternita del gonfalone di Sant’Efisio martire. E’ il punto di riferimento per la giornata del 1 maggio a Cagliari ma anche negli altri giorni per i Comuni e territori che vengono attraversati, per i devoti e le devote che arrivano da ogni parte della Sardegna. Vigila affinché la storica promessa venga mantenuta, che si compiano tutte le celebrazioni previste e che il Santo venga riportato nella sua chiesetta a Stampace entro la mezzanotte del 4 maggio.
Come ha appreso la notizia di essere lei a ricoprire l’importante ruolo, quest’anno?
L’emozione è stata indescrivibile, non riuscivo a crederci, un sogno che si stava avverando: l’annuncio ufficiale del Sindaco che chiede la parola al presidente del consiglio per comunicare all’aula all’inizio di una seduta del Consiglio comunale del Municipio di Cagliari che l’Alter Nos per il 2025 sarei stata io non lo dimenticherò mai: la terza donna in 369 edizioni dello scioglimento del voto non è esattamente scontata come scelta, ed è una scelta che mi rende orgogliosa.
Come vanno le lezioni di equitazione?
Le lezioni di equitazione stanno andando bene al Campo Rossi grazie all’ accoglienza dell’ esercito. Un bellissima esperienza ma comunque un impegno giornaliero per prendere confidenza con la cavalla che si chiama Iebe ed è un baio di 6 anni.
Nei prossimi mesi di cosa si occuperà?
I progetti futuri che riguardano Sant’ Efisio sono sicuramente legati alla fruibilità di tutto il percorso devozionale (uno dei più lunghi nel mondo) per tutto l’anno, in mezzo alla natura.
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