La galleria ferroviaria più lunga della Sardegna supera i 7 chilometri: ecco dove si trova

La galleria è stata inaugurata nel 2001. Ci sono voluti più di dieci anni per realizzare l'opera. Il costo dell'intera variante è stato di circa 300 miliardi di vecchie lire.
Vi siete mai chiesti quale sia la galleria ferroviaria più lunga della Sardegna?.
Ebbene, il tunnel più lungo in assoluto delle strade ferrate dell’Isola si trova nel territorio di Bonorva ed è lunga 7,5 km.
La galleria è stata inaugurata nel 2001. Ci sono voluti più di dieci anni per realizzare l’opera.
Il costo dell’intera variante è stato di circa 300 miliardi di vecchie lire. I tempi lunghi furono legati a una serie di problemi, tra i quali la presenza di grosse falde d’acqua che resero difficili i lavori.
La variante ha eliminato alcuni chilometri di percorso tortuoso e ha consentito di superare il dislivello tra la stazione di Campeda e quella di Bonorva.

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La Sardegna era uno dei più grandi bacini di argento e piombo dell’Antica Roma

Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l'organizzazione della vita civile e militare.
In epoca romana, la Sardegna figurava tra i principali territori di estrazione di piombo e argento, seconda solo a regioni come la Spagna e la Bretagna. Questi due minerali rivestivano un ruolo cruciale nell’economia e nell’espansione dell’antica Roma, costituendo risorse strategiche per l’organizzazione della vita civile e militare.
Il piombo veniva utilizzato in diversi settori: era indispensabile per la costruzione delle condotte idriche, per le infrastrutture pubbliche e militari e per la fabbricazione di utensili domestici. L’argento, invece, era essenziale per la monetazione e serviva alla produzione di monete come i sesterzi, largamente diffusi nei territori imperiali.
Grazie alla sua abbondanza di materie prime, la Sardegna era disseminata di giacimenti, soprattutto nelle zone dell’Iglesiente e del Sarrabus. Le stime indicano che, sotto il dominio romano, furono estratte sull’isola circa 600.000 tonnellate di piombo e 1.000 tonnellate di argento, fornendo un apporto significativo alla forza economica e alla stabilità dell’Impero.

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