La ricerca dell’auto perfetta: lunghe ore trascorse a girovagare tra una concessionaria e l’altra, serate passate ad esplorare siti web e guardare video su Youtube per trovare il modello più adatto alle nostre esigenze. “Forse la scelta migliore è una city car piccola e agevole, perfetta per girare in città e con un prezzo contenuto. Anche se, aggiungendo tutti gli optional, forse il prezzo si alzerebbe troppo”, pensa qualcuno. “Per me, la soluzione giusta è un’auto un po’ più grande, magari un SUV, ideale anche per le gite fuoriporta. Però, che prezzi!”, pensa qualcun’altro. E allora, scegliere non è poi così facile. Dopotutto, stiamo parlando della nostra compagna di viaggio, un grande investimento che resterà al nostro fianco per tanti anni. Noi, alla ricerca dell’auto perfetta, ci siamo recati da Special Car, concessionaria con tre sedi in Sardegna e oltre dieci brand tra cui scegliere, e dopo aver esposto le nostre esigenze allo staff, abbiamo fatto una scoperta inedita. 

“Perché non una DR?”, ci chiedono. È così che siamo venuti a conoscenza di un brand e dei suoi modelli inediti che sono arrivati da Special Car, unica concessionaria di rivendita e assistenza del marchio a Cagliari. 

DR 3.0

I più appassionati si ricorderanno delle vecchie DR che, in passato, fecero il “boom” in Italia per poi scomparire nel nulla. Bene, i nuovi modelli non hanno niente a che vedere con quelli di una volta. Infatti, il brand DR ha messo in campo una grande rivoluzione che ha portato le sue auto ad un livello superiore, senza perdere la filosofia secondo cui “la DR è un’auto per tutti”. Questo concetto si riflette soprattutto nei prezzi vantaggiosi dei modelli, che partono da una base di 19.900 euro fino ad un massimo di 42.000 euro. Proprio questa evoluzione ha attirato l’attenzione della concessionaria Special Car che, nonostante fino ad ora è identificata come la più grande realtà sarda del segmento Premium, grazie ai suoi modelli di alta fascia tra cui BMW, Mercedes e Mini, ha scelto di aprire le sue porte ad una fascia di auto differenti. 

DR 4.0

La nuova versione delle DR ha un potenziale di vendita altissimo e sapete perché? Ve lo spieghiamo raccontandovi le caratteristiche che distinguono questo brand da tutti gli altri. La prima cosa da sapere è che tutti i modelli vengono venduti full optional, l’unica cosa che possiamo cambiare a nostro piacimento è il colore. Tutte le auto sono vendute ad un prezzo fisso in tutte le concessionarie, questo ci risparmia di richiedere mille preventivi diversi per lo stesso modello. Inoltre, acquistando una DR i tempi di consegna si azzerano, infatti la concessionaria ha accesso diretto agli stock in pronta consegna. 

DR 5.0

Ma la vera ciliegina sulla torta delle DR sta nei loro motori “thermo hybrid”, un termine coniato proprio dalla casa automobilistica, attraverso cui vengono identificati i motori che sono sia benzina che GPL che ritroviamo in tutta la gamma DR. Grazie a questa particolare caratteristica, le DR permettono di avere consumi nettamente inferiori. 

DR 6.0

Prima, abbiamo accennato alla filosofia secondo cui la DR è un’auto per tutti e questo è reso possibile non solo dai i suoi prezzi super competitivi, ma anche dalla varietà di modelli disponibili. Dalla piccola DR 1.0 elettrica che con i suoi tre metri può ospitare fino a quattro passeggeri e percorrere 250km con una sola carica, alla spaziosità dei sette posti presenti nel DR 7.0. Dalle city car ai SUV compatti: da Special Car è possibile esplorare tutta la gamma di DR, salire a bordo per un test-drive e capire qual è il modello perfetto per noi. 

DR 1.0

Ma Special Car non ha rinunciato ad allargare anche il suo portafoglio di auto sportive accogliendo nella sua famiglia anche i due sotto-brand di DR e identificandosi come unica concessionaria ufficiale in Sardegna di rivendita e assistenza nelle sedi di Cagliari, Sassari e Oristano per Sportequipe e ICKX, perfetti per chi vuole uscire dall’ordinario. Da un lato, Sportequipe con tre modelli full optional di serie dal design accattivante e motore “thermo hybrid”. Dall’altro, il modello unico di ICKX, il fuoristrada 4×4 con cui raggiungere ogni meta. Con questi due concessionaria ufficiale di rivendita e assistenza in tutta la Sardegna 

Sportequipe 7

Special Car con DR, Sportequipe e ICKX ha portato in città una nuova frontiera di motori. I nuovi modelli, oltre ad essere presenti all’interno della concessionaria, saranno protagonisti all’interno del centro commerciale Le Vele dal 9 al 15 ottobre, dal 6 al 12 novembre e dal 4 al 10 dicembre e noi non vediamo l’ora di provarli.

ICKX K2 | Salone Special Car

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Cagliari, il Consiglio di Stato conferma il divieto di legare le bici fuori dagli stalli.

Una decisione che farà discutere e che segna un punto a favore del decoro urbano in città. Il Consiglio di Stato ha “promosso” il giro di vite voluto dall’amministrazione dell’ex sindaco Paolo Truzzu, confermando la piena legittimità del divieto di incatenare le biciclette fuori dagli stalli dedicati.

Con una sentenza che rigetta il ricorso presentato dalla Fiab di Cagliari, i giudici di Palazzo Spada hanno messo la parola fine a una lunga battaglia legale.

Il provvedimento, incluso nel regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana approvato dalla precedente amministrazione comunale, stabilisce in modo chiaro e inequivocabile che è vietato legare le biciclette a “infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo”. La violazione di questa norma comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 100 a un massimo di 300 euro.

I giudici hanno spiegato che la decisione mira a tutelare, in un’ottica di miglioramento della vivibilità e del decoro della città, quelle infrastrutture che spesso si trovano sui marciapiedi, nelle piazze, nei parchi, o vicino a monumenti. Si tratta di elementi di arredo urbano come ringhiere, recinzioni o pali, per i quali è già generalmente vietata la sosta di qualsiasi veicolo. Pertanto, secondo il Consiglio di Stato, la disposizione non viola in alcun modo le norme del codice della strada.

Ma la sentenza va oltre, affrontando un punto cruciale sollevato dai ricorrenti. La Fiab aveva denunciato una presunta disparità di trattamento tra gli “utenti deboli”, ovvero i ciclisti, e gli “utenti forti”, come gli automobilisti, sostenendo che la norma penalizzasse i primi a vantaggio dei secondi. Il Consiglio di Stato ha respinto categoricamente questa tesi, evidenziando che una disparità di trattamento può essere configurabile solo in presenza di situazioni perfettamente identiche, e che tale condizione non sussiste in questo caso. I giudici hanno inoltre ritenuto infondata la disparità invocata in appello anche rispetto ai monopattini.

Infine, sono state giudicate infondate anche le censure che contestavano la presunta contraddittorietà del regolamento con gli obiettivi fissati dal Piano Urbano della mobilità sostenibile. A questo proposito, il Consiglio di Stato ha ribadito che si tratta di una valutazione discrezionale, per la quale “il giudice non può sostituirsi all’amministrazione”. La decisione ha quindi confermato la legittimità dell’azione comunale, stabilendo che la tutela del decoro urbano è un obiettivo prioritario che può essere perseguito attraverso normative specifiche.