Non tutti la conoscono ma chi c’è stato non la può dimenticare. E’ una caletta piccola, fatta di sassi e con un mare incredibile e cristallino. Difficile accedervi. Si trova in località Torre delle Stelle: le sue due spiagge di Cannesisa e Genn’e mari, oltre a essere popolate dai villeggianti (il villaggio conta più di 1200 case), vengono letteralmente prese d’assalto nel fine settimana dai turisti del weekend.

Molti non sanno però che tra le due spiagge esiste una caletta interamente di scogli alla quale si può accedere con delle scalette segrete situate in una traversa alla fine di via Ercole, tenute in piedi dalla buona volontà dei residenti. Una vera oasi di pace e solitudine dove poter nuotare, possibilmente con la maschera per ammirare gli splendidi fondali.

Se ancora non l’avete indovinato ve lo diciamo noi: si tratta di Cala Delfino! La conoscete?

Questa mattina,  la fiamma olimpica ha fatto tappa a Barumini, attraversando il sito archeologico di Su Nuraxi, patrimonio UNESCO.

Il passaggio della torcia ha rappresentato una tappa significativa del viaggio della fiamma olimpica attraverso l’Italia, unendo simbolicamente lo spirito dello sport ai luoghi più rappresentativi della storia e dell’identità culturale del Paese.

Su Nuraxi, complesso nuragico unico al mondo, ha offerto uno scenario di grande impatto: un’architettura millenaria che continua a sorprendere e a raccontare la forza di una civiltà antica.

Il momento è stato accompagnato dalla musica di Luigi Lai e Gavino Murgia, che con le launeddas hanno scandito il passaggio della torcia.

Per l’occasione, il Comune di Barumini e la Fondazione Barumini Sistema Cultura hanno predisposto un percorso fiorito, arricchito da stelle di Natale, che ha guidato simbolicamente la fiaccola all’interno dell’area UNESCO.

Un evento di rilievo per Barumini e per la Sardegna, che questa mattina hanno visto uno dei loro luoghi più iconici entrare nel racconto olimpico nazionale.