L’area costiera orientale della Sardegna, in cui è situato il pittoresco borgo di Posada, è considerata dagli studiosi come il probabile punto d’incontro iniziale tra la Sardegna e il mondo romano-etrusco, avvenuto prima dell’occupazione militare dell’isola da parte dei Romani.

In effetti, nel lavoro geografico di Tolomeo, si fa riferimento a un’antica città chiamata Feronia, che potrebbe essere collegata al primo tentativo di colonizzazione romana della Sardegna, avvenuto in epoca punica.

Questa teoria potrebbe trovare conferma nel ritrovamento, avvenuto nel 1923 a Posada, di una piccola statuetta in bronzo raffigurante Ercole, che risale al periodo tra la fine del V e l’inizio del IV secolo a.C.

La domanda sorge spontanea: chi potrebbe aver portato questa statua a Posada? Le ipotesi suggeriscono che potrebbero essere stati coloni romani oppure mercenari campani al servizio di Cartagine.

Gli studiosi ritengono che la presenza romana in questa zona sia ulteriormente attestata dal ritrovamento di blocchi calcarei levigati, provenienti da fuori dalla regione, e dalla scoperta di ceramiche a vernice nera. Inoltre, nelle acque nei pressi di Posada sono stati scoperti reperti di opere marmoree e bronzee, tra cui statue e altre creazioni probabilmente destinate ad abbellire residenze di esponenti della città di Roma.

Nella notte un ordigno rudimentale è esploso davanti al Postamat di Tinnura, in via Nazionale. L’esplosione ha distrutto l’apparecchio e danneggiato un’auto vicina, ma la cassaforte ha resistito, costringendo i malviventi alla fuga senza bottino.

Sul posto sono intervenute subito le forze dell’ordine. Le indagini sono in corso, con l’analisi delle telecamere di sorveglianza e la raccolta di testimonianze.

L’episodio ha scosso il paese, dove simili gesti sono ritenuti estranei alla comunità.