Al Poetto ieri, sabato 1 luglio, le urla disperate di una donna hanno richiamato l’attenzione dei bagnanti verso il proprio figlio riverso in acqua.

Il bambino è stato portato a riva e un Ispettore della Guardia di Finanza del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari, fuori dal servizio e lì con la propria famiglia, è intervenuto prontamente applicando le manovre di primo soccorso, riuscendo a far respirare nuovamente il piccolo L. e scongiurando, così, un tragico epilogo.

Il bambino, dopo l’importante intervento “salvavita” da parte del militare, è ritornato tra le braccia della mamma in stato di shock la quale, tranquillizzata, ha provveduto con altri familiari a condurlo in ospedale ove, a seguito di ulteriori controlli sanitari, è stato dichiarato fuori pericolo e dimesso.

Un sabato che sarà ricordato per la paura del momento ma, fortunatamente, con lieto fine.

Nella notte scorsa, davanti alle coste di Sant’Antioco, la Guardia Costiera ha recuperato il corpo senza vita di un migrante, presumibilmente uno dei dispersi ricercati da ieri. Le operazioni di soccorso, condotte con motovedette ed elicotteri, si concentrano sulle acque dell’isola nel tentativo di rintracciare altri naufraghi.

L’uomo faceva parte di un gruppo in viaggio dal Nord Africa verso la Sardegna, probabilmente a bordo di un piccolo barchino che, per ragioni ancora da accertare, ha subito un guasto o una rottura a poche miglia dalla riva. L’incidente ha provocato la caduta in mare di alcune persone.

Ieri una motovedetta aveva tratto in salvo un sopravvissuto, ma la preoccupazione rimane alta: 9 suoi compagni di viaggio risultano ancora dispersi. La piccola imbarcazione coinvolta non è stata finora rintracciata. Le ricerche proseguono incessantemente, nella speranza di salvare altre vite.