Nonno Linus è arrivato al rifugio di Gonnosfanadiga nel lontano 2009, in condizioni di salute pietose. Da allora è diventato uno dei pilastri della struttura gestita da Caterina Uccheddu. Oggi un’artrosi terribile gli impedisce di camminare ma lui, sempre felice, viene scarrozzato dalle volontarie con un passeggino.

Le sue zampine nel corso degli anni si sono piegate sotto al peso della malattia ma sul suo muso non è mai andato via il “sorriso”. Se non vi è mai capitato di entrare in un rifugio o in una struttura dove vengono salvati e curati animali maltrattati, anziani e bisognosi è quasi impossibile comprendere come loro, cui la vita ha dato poco o nulla, si accontentano di ogni piccolo gesto. Una carezza, una attenzione, una voce dolce: per queste creature è oro e la riconoscenza la si legge nello sguardo.

Spesso poi l’esistenza all’interno di una struttura per questi animali, anziani o malati, è ancora più difficile: pensate agli inverni freddi o alle estati afose dove magari da accudire di animali ce ne sono altri 200. Nonostante canili o rifugi come Amici degli Animali siano gestiti da volontari perfetti sotto ogni punto di vista, la vita è di sicuro più faticosa rispetto a quella in una famiglia.

Ma torniamo a nonno Linus: lui che è, negli anni diventato uno dei beniamini del rifugio. Per lui Amici degli Animali è la sua casa (perchè si, capita anche questo: ci sono cani che preferiscono vivere lì dove sono stati salvati e accuditi, ma questa è un’altra storia) e “mamma Cate” e le altre volontarie lo amano alla follia. Da poco è arrivato il suo nuovissimo passeggino con cui il vecchietto può continuare a girare per il rifugio e a controllare che tutto sia a posto come faceva fino a poco tempo fa con le sue zampe.

Se non potete adottare, il modo per aiutare le volontarie esiste anche con donazioni di cibo e materiali utili. Per info www.amicideglianimali.net per info 3486995817

Due giorni fa il rifugio ha accolto Luca, un cane trovato in condizioni estremamente precarie. “Era legato a un albero, senza cibo né acqua,” raccontano le volontarie. “Lo sguardo spento e il suo corpo dimostravano chiaramente la sofferenza che aveva vissuto.” Luca si trovava in una situazione che riflette una dura realtà: molti animali sono lasciati a morire lentamente senza alcuna assistenza.

Nonostante le difficoltà, il cane ha mostrato una sorprendente voglia di ricevere affetto. “C’è una bramosia di amore dentro di lui che non si può ignorare,” spiegano le volontarie, “anche dopo tutto quello che ha passato, è pronto a fidarsi di nuovo e a cercare legami.”

Il caso di Luca sottolinea una caratteristica importante degli animali: la loro capacità di perdonare e ricominciare, anche dopo traumi profondi. “A differenza degli esseri umani, che possono serbare rancore, gli animali come Luca dimostrano una resilienza incredibile,” aggiungono le volontarie. Questa forza interiore fa ben sperare nel suo percorso di recupero.

Il rifugio ha già avviato le cure necessarie, comprese tutte le profilassi mediche. “Con il tempo, siamo certi che Luca tornerà a essere un cane pieno di vitalità,” dichiarano. “La sua trasformazione sarà evidente non solo fisicamente, ma soprattutto nel suo spirito.”

Il rifugio invita chiunque voglia contribuire a sostenere Luca e altri animali in difficoltà a contattarli o a fare una donazione, per continuare a offrire una seconda possibilità a chi non ha voce. Luca si trova in Sardegna ma per una buona adozione può viaggiare anche in centro e Nord Italia.

Contatti:
Tel: 3334312878
Email: [email protected]

Donazioni:
www.lidasezolbia.it/donazioni

Spedizione aiuti:
LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori
via Dei Cestai, 07026 Olbia (SS)

Codice Fiscale 5×1000: 01976050904