Nonno Ursus, 16 anni, combatte il caldo torrido con un bagno in “piscina” al rifugio di Gonnosfanadiga

Nonno Ursus, ma anche nonno Pablo e nonna Miriam si godono un po' di refrigerio in queste torride giornate di fine giugno. Avere oltre 15 anni e vivere in un rifugio non è facile, possiamo aiutarli anche solo donando loro qualche piscinetta o vaschetta.
Vivere in un rifugio, seppur uno di quelli gioiello come Amici degli Animali di Gonnosfanadiga, è sempre difficile, soprattutto quando si tratta di cani anziani o malati.
L’amore e le cure quotidiane non mancano e lo si può vedere dai loro “sorrisi”, ma in certe situazioni e condizioni è molto pesante. Pensate a giornate come queste, in cui il caldo è brutale, in cui anche solo fare una passeggiata o muoversi per fare i bisogni diventa, per gli anziani, una vera sofferenza. Giornate in cui quello che servirebbe loro sarebbe solo accendere l’aria condizionata e riposare.
Ecco, in un rifugio questo non lo si può fare e allora i vecchietti e i malati soffrono ancora di più. Qualcuno, chi ama l’acqua riesce a trovare un po’ di refrigerio grazie alle vaschette e piscinette che vengono riempite per loro. Nonno Ursus, nonna Miriam e nonno Pablo riescono così a superare le serate bollenti. Pensate a tutto questo quando magari state riflettendo se adottare un animale e decidete di acquistarlo: riflettete su quante migliaia di animali sono nei canili e rifugi a soffrire al freddo ghiacciato dell’inverno e all’afa torrida d’estate. Andate a visitare una di queste strutture per rendervi conto di com’è la vita di tutti i giorni lì, in trincea.
E se non potete adottare uno di loro, potete aiutarli comunque con donazioni anche di materiali utili come vaschette e piscinette, in questa stagione o coperte d’inverno.
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