La Redazione di Vistanet esprime la sua piena solidarietà nei confronti della giornalista Francesca Melis, cronista dell’Unione Sarda e in passato collaboratrice della nostra testata per la parte sportiva.

La giornalista, durante una conferenza stampa dell’assessore regionale dell’Ambiente, sarebbe stata apostrofata con il termine oltraggioso e sessista di “gallina” da parte di un collega del telegiornale regionale RAI.

Riteniamo questo atteggiamento gravemente offensivo nei confronti non solo della collega, ma di tutte le donne che ogni giorno praticano con passione e professionalità il mestiere del giornalismo. Troviamo ancora più grave che un simile linguaggio verbale venga utilizzato da chi alle parole dovrebbe prestare la massima attenzione, perché è proprio con le parole che i giornalisti veicolano quotidianamente messaggi culturali verso i propri lettori o ascoltatori.

Anche l’Associazione di giornaliste si dice “indignata per l’aggressione verbale a sfondo sessista subita dalla cronista nel pieno esercizio del suo lavoro. Giulia giornaliste respinge ogni forma di insulto e offesa verbale rivolto a colleghe e colleghi, e in particolare stigmatizza la mancanza di rispetto nei confronti delle giornaliste attraverso l’uso di un linguaggio misogino, volgare e in questo caso profondamente legato a una incultura, frutto di discriminazioni e stereotipi di genere, che ancora resiste, per fortuna solo in una parte minoritaria delle nostre redazioni. Giulia giornaliste si augura che questo episodio non passi sotto silenzio”.

Cagliari si stringe nel dolore per la scomparsa di Pupa Dessalvi, la storica banconiera del celebre City Bar in Largo Carlo Felice. Si è spenta a soli 55 anni, dopo aver lottato contro una grave malattia.

La notizia, diffusa ieri sera sui social dall’attivista Valerio Piga, ha profondamente rattristato la città.

Per anni, Pupa è stata il volto accogliente di uno dei locali più amati del cuore cittadino. Con il suo sorriso sincero e la sua gentilezza, accoglieva clienti abituali e turisti.

“Grazie alla sua presenza, il bancone del City Bar era diventato un vero punto di ritrovo per tutti: studenti, professionisti, artisti e pensionati. Pupa sapeva creare legami, ricordava gusti e abitudini, e offriva a ognuno un sorriso o una parola gentile. Chi l’ha conosciuta la descrive come una donna solare e generosa, capace di mantenere la sua allegria anche nei momenti più duri. Anche durante la malattia, trovava la forza di scherzare e incoraggiare gli altri. Er aun volto simbolo del centro storico” ha raccontato Piga sui suoi social.