Morte di Tina Turner e quella foto sbagliata: guai a condannare l’autore dell’errore, ecco perché

Sto ancora pensando al povero o povera tirocinante che ieri, nella concitazione del momento ha cercato Tina Turner su Google e ha caricato la prima foto che ha trovato. Coraggio, la vita continua, siamo con te.
A chi fa questo mestiere (giornalista professionista o pubblicista, copy, stagista/tirocinante del settore) è praticamente impossibile che non sia capitato un refuso. Prima di continuare però è utile chiarire l’etimologia e il significato del termine: refùso (dal latino refūsus, part. pass. di refundĕre, ‘riversare’) è un errore di stampa, un errore commesso, per fretta o per distrazione, nello scrivere.
E quindi ecco che caccia diventa cacca, passerella passera, corpo copro, e via dicendo: cosa che spesso scatena l’ilarità dei lettori e i successivi screenshot dello schermo del pc o dello smartphone per immortalare l’errore. Perchè chiariamo subito un’altra cosa: i refusi accadono per lo più quando lo scrivente ha a che fare con il caricamento delle notizie, comunicati stampa, articoli etc. di una testata online e quindi, preso dalla rapidità dell’esigente parterre di Internet, deve articolare le due dita alla velocità della luce (testimonianza diretta, provare per credere).
Detto ciò, sto ancora pensando al povero o povera tirocinante che ieri, nella concitazione del momento ha cercato Tina Turner su Google e ha caricato la prima foto che ha trovato, non capendo che invece vi era immortalata l’attrice e cantante Keri Sankoh. Sono certa che tu, o giovine virgulto, abbia dai 20 ai 25 anni, sia stato messo a fare il turno di notte e che, preso dalla comprensibile fretta e dal tuo essere venuto al mondo in un momento storico in cui la regina del Soul e Rock and Roll aveva già appeso il miniabito paiettato al chiodo, non l’abbia mai vista né cantare né in uno scatto che so con David Bowie o Mick Jagger in concerto.
Ma io che faccio il tuo stesso mestiere non me la sento di condannarti, quindi ti abbraccio e ti dico coraggio, magari all’interno della prestigiosa testata dove eri riuscito o riuscita a crearti una breccia non avrai carriera lunga ma fidati, la vita continua, siamo con te, d’altronde sei già diventato un meme.
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