Spacca il naso a un soccorritore perché l’ambulanza ostacola l’ingresso in discoteca: condannato a 10 mesi di carcere
La vittima aveva solo chiesto di attendere un attimo che finissero di ultimare il soccorso di un ragazzo a terra. Questa richiesta gli è "valsa" un pugno in pieno volto che gli ha causato una frattura scomposta del setto nasale.
Aveva picchiato selvaggiamente un operatore del 118 intento a soccorrere una persona perché l’ambulanza avrebbe ostacolato l’ingresso alla discoteca Just Cavalli di Porto Cervo.
Ieri, Gul Navid Gulmir – questo il suo nome – è stato condannato a dieci mesi di carcere e al risarcimento di circa 20mila euro (già eseguito).
I fatti risalgono a Ferragosto del 2020.
Un volontario della Protezione Civile, Pierpaolo Cossu è stato selvaggiamente picchiato dal 30enne mentre stava svolgendo un intervento di soccorso fuori dalla discoteca, in località Abbiadori.
A raccontare l’accaduto era stata l’associazione “Protezione Civile Agosto Ottantanove”:
«Intorno alle 5 un nostro equipaggio della echo15 di base ad Abbiadori viene chiamato per un intervento nei pressi della discoteca Just Cavalli! Arrivati sul posto, si apprestano a dare soccorso a un ragazzo a terra! Dei ragazzi a bordo di una Mercedes Classe A di colore giallo cercano di passare sul lato dell’ambulanza, non essendoci posto per passare il ragazzo alla guida scende gridando che li stavano rovinando la vacanza, a quel punto il nostro autista Pietro Paolo Cossu gli dice con gentilezza di attendere un attimo che avevano quasi fatto, a quel punto il ragazzo gli sferra un pugno in piena faccia da li si scatena una rissa, gli altri membri dell’equipaggio Gabriele Mura e Samuele Porcu cercano di salvare il collega e mettersi in sicurezza! Il ragazzo cerca di investire l’equipaggio con la macchina e scappa! Morale della favola Pietro Paolo in ospedale con frattura scomposta al setto nasale! Come potete vedere da foto allegata in che condizioni un padre di famiglia rientra dal servizio…Siamo abbastanza arrabbiati e amareggiati, impegniamo il nostro tempo a fare del bene, a fare del volontariato e veniamo ripagati con queste cose! Continueremo a fare il nostro, ma non possiamo continuare così!».
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