La novità di giornata è il ritorno da titolare di Leonardi Pavoletti, che dopo lunga assenza si toglie la polvere dalle spalle in vista del finale di campionato. Partita equilibrata nel primo tempo che finisce 1-1, con i sardi che comandano il campo, ma dall’altra parte la Ternana resite. Quattro cambi di Ranieri al rientro in campo del secondo tempo che rivoluzionano l’approccio della squadra al match: il Cagliari si porta subito in vantaggio, gestendo la partita e proteggendo il risultato fino alla fine, nonostante qualche pressione della Ternana negli ultimi minuti di gioco. Fischia al novantaquattresimo La Penna: l’Unipol Domus si lascia andare a un grido di liberazione per i tre punti appena conquistati.

Primo tempo. Al quarto minuto il Cagliari passa subito in vantaggio: Lella ruba un pallone a centrocampo e allarga per Nandez, che pennella il cross sul secondo palo dove arriva Deiola tutto solo: deviazione al volo di destro e Iannarilli finisce in fondo alla rete insieme al pallone. Gara subito in discesa per gli uomini di Ranieri, ma l’avversario risponde colpo su colpo. Al decimo è Nandez a calciare dal cuore dell’area, solo una deviazione in corner salva l’immobile portiere avversario. Due minuti dopo arriva la doccia fredda: Partipilo riceve al limite dell’area e trova spazio fra i due centrali, bucando Radunovic alla sua destra. Il pareggio ringalluzzisce la Ternana, che ci prova ancora con Favilli ma il suo tiro a giro esce al lato. La tattica degli ospiti, il lancio lungo con l’attacco alle seconde palle, fin qui mette in difficoltà i rossoblù. Al ventunesimo pasticciano Deiola e Dossena, Favilli scappa in solitaria e mette al centro dove Makoumbou salva in affanno. Nuovo brivido al trentatreesimo, con un’azione prolungata che si conclude con un colpo di testa di Favilli bloccato da Radunovic. È un buon momento per la Ternana, Lella entra duro su Palumbo che gioca da trequartista alle spalle delle due punte. Vengono concessi due minuti di recupero.

Secondo tempo. Ranieri rivoluziona la squadra in campo: quattro i cambi effettuati dall’allenatore rossoblù, insoddisfatto del primo tempo giocato dai suoi. Ritmi bassi nella ripresa, ma tanti i fischi per La Penna da parte del pubblico, insoddisfatto del suo arbitraggio. Squillo del Cagliari al cinquantaquattresimo dalle parti di Iannarilli: Mantovani chiude una palla pericolosa di Luvumbo. Cresce il Cagliari, la Ternata fatica a ripartire. Raddoppia il Cagliari al sessantesimo: la rete è di Zappa, il cross di Luvumbo, Lapadula in area controlla e gir aper il compagno che, da due passi, insacca. Ci credo ora il Cagliari: il pubblico rossoblù esplode e incita i suoi. È un’altra squadra quella in campo dopo i cambi di Ranieri. Luvumbo è tornato, insiste dalle parti di Innarilli. Pressano gli uomini di Ranieri: neanche il tempo di rifiatare per gli avversari che Rog impegna subito la difesa ospite, questa volta, però, Iannarilli respinge. Mancano quindici minuti al novantesimo, il Cagliari è in pieno controllo della partita, la Ternana tenta di alzare il baricentro. Ultimi dieci minuti di gara, la Ternana prova a spingere in avanti, ma ha poco tempo per recuperare la partita. La Penna concede quattro minuti di recupero: piove, ma il pubblico sardo non smette di incitare i suoi. Espulso al novantatreesimo Diakitè: troppe proteste con La Penna.

CAGLIARI (4-3-1-2) – Radunovic; Di Pardo, Dossena, Obert (46’ Altare), Zappa (68’ Goldaniga); Nandez, Makoumbou, Deiola; Lella (46’ Rog); Lapadula, Pavoletti (46’ Luvumbo). A disposizione: Aresti, Ciocci, Altare, Goldaniga, Barreca, Kourfalidis, Rog, Viola, Millico, Luvumbo, Prelec. Allenatore: Claudio Ranieri

TERNANA (4-3-3): Iannarilli; Diakitè, Mantovani, Bogdan (71’ Falletti), Corrado; Agazzi, Palumbo (71’ Capanni), Coulibaly (46’ Cassata); Partipilo (80’ Donnarumma), Favilli, Ghiringhelli (80’ Defendi). A disposizione: Krapikas, Vitali, Sorensen, Mazzarani, Capanni, Proietti, Donnarumma, Falletti, Paghera, Defendi, Cassata, Martella. Allenatore: Cristiano Lucarelli.

Arbitro: La Penna

Marcatori: 4′ Deiola, 12′ Partipilo, 60’ Zappa,

Ammoniti: Dossena, Cassata, Palumbo, Rog, Zappa,

Espulsione: Diakitè

Si è chiusa al Tre Fontane di Roma la stagione agonistica 2024/25 dell’hockey su prato italiano, con la disputa della Supercoppa Italiana. Un’edizione emozionante e combattuta fino all’ultimo, che ha visto trionfare HC Bra tra gli uomini, SG Amsicora nel femminile e L’Archetto Roma nel Parahockey. Tutte le finali si sono risolte agli shoot out, segno del grande equilibrio in campo.

Il capitolo più avvincente è stato quello femminile, che ha riproposto la sfida classica tra SG Amsicora e HF Lorenzoni, ormai da anni rivali ai vertici dell’hockey italiano. Proprio come nella passata edizione di Genova, la finale è rimasta bloccata nei 60 minuti regolamentari: allora finì 2-2, stavolta 0-0. E ancora una volta la lotteria degli shoot out ha premiato le cagliaritane, vittoriose 4-2 grazie alle reti di Di Mauro, Fiorelli, Raineri e Vynhoradova.

Lorenzoni, che pure ha giocato una partita di grande solidità, è andata a segno con Kurowska e Munoz, ma non è bastato per strappare il trofeo alle rivali. A conferma del livello della sfida, i premi individuali hanno sottolineato la qualità in campo: miglior portiera è stata eletta Alina Fadieieva (HF Lorenzoni), mentre il riconoscimento di miglior giocatrice è andato a Maryna Vynhoradova, autentico trascinatore dell’Amsicora, capace di segnare anche uno degli shoot out decisivi.

Il nuovo successo dell’Amsicora conferma la solidità e la mentalità vincente del club cagliaritano, che continua a scrivere pagine importanti della propria storia. Allo stesso tempo, la tenacia della Lorenzoni mantiene viva una rivalità che negli ultimi anni ha reso più avvincente e spettacolare il panorama dell’hockey femminile italiano.