Lo sapevate? Perché la Grotta della vipera si chiama così?
La Grotta è ora un importante patrimonio culturale della Sardegna che tutti conoscono: ma perché si chiama così?
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La Grotta della Vipera è un monumento funerario nella necropoli punica di Tuvixeddu. Ospita le sepolture di Atilia Pomptilla e Lucio Cassio Filippo e ha preso questo nome dal fatto che ha due vipere scolpite sull’architrave.
Rischiava di essere distrutto ma è stato salvato grazie all’intervento del generale Alberto La Marmora durante i lavori per la costruzione della Cagliari-Sassari nel 1822. Installò un cancello per impedire ulteriori danni e preservare la grotta dagli abusi.
La Grotta è ora un importante patrimonio storico e culturale della Sardegna che testimonia la sua ricca storia dalla preistoria all’epoca romana.
Ma chi era Atilia Pomptilla? Era di famiglia gentilizia a Roma e seguì il marito Lucio Cassio Filippo in esilio in Sardegna, forzato dall’imperatore Nerone. Filippo contrasse la malaria in forma grave e Pomptilla, continuando a vegliare su di lui, si ammalò a sua volta e morì. Filippo le fece costruire un grande mausoleo, che ancora oggi è un imponente monumento funebre alla loro memoria.
L’entrata monumentale della Grotta della Vipera è modellata come un tempio “ad ante” con un pronao aperto, due pilastri laterali e due colonne centrali. Purtroppo, nel corso del tempo, le ante, le colonne e i pilastri sono andati perduti, ma un capitello sopravvive come unico resto.
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Deiola sfiora la storia: il Premio Puskás va a Montiel, ma la Sardegna entra nell’élite mondiale del calcio

Il centrocampista di San Gavino Monreale è stato l’unico italiano selezionato tra gli 11 finalisti del 2025.
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Niente Premio Puskás per Alessandro Deiola, ma per il centrocampista del Cagliari e per la Sardegna resta un risultato di assoluto prestigio. Il riconoscimento FIFA 2025 per il gol più bello dell’anno è stato assegnato a Santiago Montiel, attaccante argentino dell’Independiente, autore di una spettacolare rovesciata contro l’Independiente Rivadavia nella Liga Profesional argentina.
Una rete di straordinaria difficoltà tecnica, coordinazione e precisione, che ha conquistato pubblico e giuria durante la cerimonia dei The Best FIFA Football Awards. A 25 anni, Montiel diventa il secondo argentino consecutivo a vincere il premio, dopo Alejandro Garnacho nel 2024, e il terzo nella storia del Puskás Award, che in passato aveva già premiato la celebre rabona di Erik Lamela nel 2011.
Per il Cagliari e per l’Isola, però, l’attenzione resta puntata su Alessandro Deiola. Il centrocampista di San Gavino Monreale è stato l’unico italiano selezionato tra gli 11 finalisti del 2025, un traguardo che gli ha garantito una vetrina internazionale e lo ha inserito tra i protagonisti assoluti del calcio mondiale per l’anno appena concluso.
Il suo gol, diventato virale e apprezzato a livello globale, non ha portato alla vittoria finale, ma rappresenta comunque un risultato storico: mai come quest’anno la Sardegna era arrivata così vicina a uno dei riconoscimenti individuali più prestigiosi del calcio internazionale.
Il FIFA Puskás Award 2025, giunto alla sua diciassettesima edizione, premia il gol ritenuto più bello dell’anno segnato da un calciatore. I gol candidati erano stati annunciati il 13 novembre 2025, con una selezione finale che ha visto Deiola competere alla pari con alcune delle stelle più spettacolari del panorama mondiale.
Una mancata vittoria che non offusca l’orgoglio rossoblù e sardo: Alessandro Deiola resta simbolo di un calcio che parte dall’Isola e riesce a farsi ammirare in tutto il mondo.
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