Mostrare l’Isola più “profonda”: la mission di Bibi Pinna e Alessandra Cossu, fedelmente accompagnati da Farah

«La Sardegna sarà conosciuta a livello mondiale per le sue bellezze, ne siamo certi.» Loro sono Fabrizio – Bibi – Pinna, 40enne originario di Serramanna e Alessandra Cossu, 34enne di Elmas. Sempre accompagnati da Farah, mitica cucciolona di labrador, girano l’Isola fotografando le sue bellezze più nascoste
«Se la Sardegna sarà conosciuta a livello mondiale per le sue bellezze? Noi siamo convinti di sì. Fino a qualche anno fa, nessuno conosceva l’Isola più “profonda”, quella più selvaggia, adesso invece abbiamo notato che tantissimi fanno le foto nei siti archeologici, nelle grotte, nelle bellezze naturali dell’entroterra. E noi lo sappiamo: la Sardegna potrebbe essere vissuta a livello turistico 365 giorni l’anno, non solo in estate grazie alle sue spettacolari spiagge. Questo è un posto dalle sterminate bellezze.»
Loro sono Fabrizio – Bibi – Pinna, 40enne originario di Serramanna (paese del quale si dichiara innamorato pazzo), e Alessandra Cossu, 34enne di Elmas. Da anni formano coppia fissa e girano questo lembo di terra meraviglioso individuando i posti più belli e nascosti e fotografandoli. Ah, sono sempre accompagnati dalla fedelissima Farah, una meravigliosa cucciolona di labrador di otto anni che è una figlia per loro.
«La nostra bambina,» dicono parlando di Farah «la portiamo ovunque, a meno che non sia pericoloso. Si accorge quando è arrivato il week-end e la vediamo agitata: non vede l’ora di partire. Abbiamo spesso anche detto di no ad alcune collaborazioni per l’impossibilità di ospitare anche lei. Senza rancore, ma lei è parte del nostro viaggio.»
Recentemente, da questa loro passione – che definiscono quasi ossessione, perché ogni momento libero è dedicato allo studio forsennato di ogni angolo segreto sardo – è nato anche un libro, “La Sardegna oltre al mare”, che si prepara alla seconda ristampa e un sito internet – creato dalla mitica Stella, come spiegano – con un migliaio di scatti che documentano questo incredibile lavoro di ricerca e fotografia.
Ma come nasce questo percorso destinato a portare la Sardegna fuori da se stessa, in giro per il mondo?
Be’, Fabrizio è chiaro: sia per lui che per Alessandra l’amore per la natura sboccia presto. «I miei genitori sfruttavano ogni finesettimana per uscire. Certe volte si cercavano asparagi o funghi, altre si faceva solo una passeggiata. Quindi io mi sono innamorato del mondo delle escursioni da bimbo. Per Alessandra l’amore è nato in maniera graduale, ma la cosa bella è che, ancor prima di far parte l’uno della vita dell’altra, nei nostri profili social postassimo entrambi foto della campagna, della natura, dei posti isolani più belli. Adesso per noi non è proprio una passione, ma direi più una droga!»
Insomma, Pinna e Cossu non lo sanno ancora ma a questo incredibile progetto sono proprio predestinati: inevitabile, una volta conosciuti e innamorati, non rincorrerlo con grande energia, la stessa con cui raccontano questo cammino, ancora all’inizio.
Eppure, per concretizzare tutto quel che hanno fatto fino ad ora, ci sono voluti impegno e sacrificio, tempo e soldi. «Non ci è mai pesato,» chiariscono però «tutti i nostri momenti libri sono dedicati allo studio, all’analisi. Abbiamo un’intera libreria piena di volumi che raccontano l’Isola. Li sfogliamo forsennatamente. Diciamo che ogni momento libero dal lavoro insegue questo nostro sogno… quello di raccontare la Sardegna nella sua immensa bellezza.»
“La Sardegna oltre al mare” e il sito al libro collegato si concretizzano, spiegano, intorno a un anno fa, sebbene nelle loro menti fossero presenti da anni. «Sembrava qualcosa di incredibilmente difficoltoso, ma lo sprone ci è arrivato proprio dai nostri follower. Ci dicevano di creare un sito, di provare a mettere tutto quello che mostravamo sul profilo social all’interno di un libro che potesse prendere il volo. Ma avevamo paura di non avere ancora “gli strumenti” giusti. Poi ci siamo buttati. Quello che sembrava impossibile è diventato reale, ma moltissimi sono i nostri progetti futuri.»
Eh sì, perché – come racconta Bibi – l’“oltre” del titolo ha due significati: “oltre” come modo per descrivere quante meraviglie, proprio oltre al mare, la Sardegna possa vantare e “oltre” anche per…
«Vogliamo far capire al mondo quanto l’Isola possa mostrare. Quindi portare l’Isola oltre, verso mete dove è poco conosciuta. E vogliamo farlo chiarendo che non ci sono solo spiagge paradisiache, che per carità sono bellissime, ma anche altro.»
Esatto, perché Cossu e Pinna vogliono assolutamente che sia chiaro: non sminuiscono il mare isolano, che è una perla, ma vogliono omaggiarlo dicendo però che in questo luogo che sembra un paradiso ci sono anche grotte, strapiombi, archi di roccia, pareti da scalare, siti nuragici e paesaggi mozzafiato.
«Il giorno che il libro è arrivato a casa, fresco di stampa, ho per prima cosa apprezzato l’odore della carta» racconta Pinna. «Poi l’ho sfogliato almeno quindici volte. Quando fai una cosa simile, ti vengono mille paure. Piacerà? Non piacerà? E in più, guardavo le foto. Una cosa è uno schermo, un’altra è la carta: i colori cambiano. Ma alla fine ero emozionatissimo. Il cuore a mille. È uscito a fine febbraio e ancora, almeno una volta al giorno, lo sfoglio!» rivela divertito.
Adesso, a maggio – data ancora da definire – parleranno della loro creatura cartacea alla Fiera del Libro di Torino, grande traguardo: «Ringraziamo la Imago Edizioni che, tramite Mondadori, ha parlato di noi. Essere invitati alla fiera più importante della letteratura italiana è per noi qualcosa di incredibile.»
Intanto, il libro sta già viaggiando veloce come la luce, arrivando addirittura all’estero. «Non avremmo mai immaginato un successo così grande» dicono, emozionati. Ma, come è chiaro dalla loro tenacia e dalla loro grande passione, questa è solo la punta dell’iceberg: «Vogliamo girare l’Europa in cerca di posti che hanno delle analogie con la Sardegna, in modo da connettere l’Isola al resto del mondo. E abbiamo già iniziato a creare dei cortometraggi fotografici, insomma, dei piccoli documentari, che raccontano storie interessanti dell’Isola. Altre cose? Non le sveliamo!» ridono.
E se è vero che le passioni forti, se rincorse con tutta la propria anima, danno frutti incredibili, Cossu, Pinna e Farah arriveranno spesso sulle vette più alte, ma non solo dell’Isola.

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