Sono stati assegnati nei giorni scorsi al Vinitaly di Verona 2023 i premi “I pezzi da 90 dell’enologia italiana di Epulae”, il prestigioso riconoscimento attribuito ogni anno ai migliori vini del Belpaese. Il Premio è stato ideato nel 2018 dal Giornalista Enogastronomico, Maestro Sommelier e Analista Sensoriale Angelo Concas, Presidente Nazionale di “Epulae – Accademia enogastronomica internazionale”.

La selezione utilizza la valutazione internazionale in centesimi, e premia solo i vini che raggiungono il punteggio da 92/100 in su. La scala di premiazione vede conferire l’Anfora d’Argento da 92 a 94.9/100, l’Anfora d’Oro da 95 a 97.9/100 e l’Anfora di Platino da 98 a 100/100. I vini sono stati assaggiati in forma anonima da una giuria tecnica composta da 10 esperti analisti sensoriali. Il panel di degustazione ha valutato con tanta attenzione i prodotti in concorso e ha premiato solo i top, ovvero, i vini che hanno la capacità di trasmettere al degustatore, forti emozioni gustative.

Tra i 64 vini premiati c’è anche il Cannonau di Sardegna rosato fermo Doc “So Chic !” della cantina Tréguer & Tréguer. Il rosé creato da Jean-Paul e Isabelle Tréguer, coppia francese che si è trasferita a vivere in Sardegna, che nasce dai vitigni coltivati tra Castiadas e Costa Rei, ha ottenuto un punteggio altissimo: 97,2/100. Per questo ha ottenuto la “Anfora d’oro”.

La giuria ha molto apprezzato So Chic ! “per il suo colore rosa cipria dai toni antichi, per l’ importante corredo olfattivo, che spazia dai piacevoli sentori di piccoli frutti rossi (in particolare la fragolina di bosco) e per le sue eleganti note floreali di fiori rossi di campo, arricchite da gradevoli sfumature di macchia mediterranea”. In bocca, So Chic !, “si è proposto con un sorso pieno, succoso, elegante, vellutato, caldo, sapido, salino e con una bella spalla acida, ancora piacevolmente vibrante. So Chic ! ha chiuso la degustazione con un fin di bocca piacevolmente piccante, lungo, asciutto e pulito”.

“Per noi è una grande soddisfazione ricevere un premio così importante e selettivo come l’Anfora d’oro di Epulae – commentano Jean-Paul e Isabelle Tréguer -. In soli tre anni siamo entrati a far parte delle eccellenze enologiche italiane e ora siamo stati scelti tra ‘i pezzi da 90’. A darci ancora più soddisfazione è il fatto che il premio presieduto da Angelo Concas sia stato assegnato dopo un assaggio in forma anonima e che il gusto di So Chic ! sia stato compreso e apprezzato fin da subito. Il nostro obiettivo è proprio questo: sviluppare il mercato del rosé fermo in Italia ed arrivare a una più vasta platea possibile di consumatori”.

Un premio, l’Anfora d’oro, che arriva subito dopo l’affermazione di So Chic ! agli “Italy Food Awards”, i premi assegnati ogni anno alle eccellenze del Made in Italy. La Cantina Tréguer & Tréguer ha ricevuto una menzione speciale in quella che è una sorta di premiazione degli “Oscar italiani del food”.

LA CANTINA

So Chic ! è l’unico vino prodotto dalla cantina Tréguer & Tréguer, fondata da Jean-Paul e Isabelle Tréguer, una coppia francese originaria della Bretagna che si è trasferita a vivere in Sardegna, nella ridente Villasimius. Innamorati della cultura, delle tradizioni e dello stile di vita dell’Italia e della Sardegna Jean-Paul e Isabelle hanno deciso di far nascere qui il loro vino, un Cannonau di Sardegna doc rosato fermo che si pone l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare la cultura del vino rosé in Italia. “La Sardegna deve diventare la Provenza d’Italia”: questo il motto dei fondatori di So Chic ! che si ispirano alla grande tradizione della regione francese leader mondiale nella produzione di vino rosato fermo. Nel suo terzo anno di produzione, il 2023, So Chic ! ha raggiunto la quota di produzione di 25 mila bottiglie, contro le 10mila dell’anno precedente.

Il calcio italiano saluta Mario Manera, ex difensore che nella stagione 1970-71 vestì la maglia del Cagliari campione, condividendo lo spogliatoio con Gigi Riva e con quella squadra che rimane uno dei simboli più forti della storia sportiva della Sardegna. Manera è morto nel suo paese natale, Bascapè, all’età di 78 anni.

Foto Wikipedia

Arrivato in rossoblù poco dopo lo Scudetto del 1970, Manera fece parte di una rosa che aveva conquistato il cuore dei tifosi e che ancora oggi è ricordata come una delle più importanti pagine del calcio nazionale. Nel Cagliari, Manera ebbe il privilegio di allenarsi, giocare e vivere il campo accanto a Rombo di Tuono, un’esperienza che lui stesso definì più volte “un onore e una scuola di vita”.

Terminata l’esperienza sarda, Manera trovò un legame profondo con il Genoa, dove giocò dal 1971 al 1973, contribuendo alla risalita in Serie A dei rossoblù liguri. Nella sua carriera indossò inoltre le maglie di Melegnanese, Pro Patria, Reggiana, Brescia, Atalanta, Piacenza e Pro Piacenza, lasciando ovunque il ricordo di un professionista serio e leale. Il calcio di quegli anni era diverso, più ruvido, più istintivo, meno mediatico. E Manera ne incarnò pienamente lo spirito: un difensore solido, affidabile, con senso della posizione e dedizione al lavoro di squadra.