E tu, che turista sei? I consigli di Maria Paolucci, guida turistica e travel creator

Quando la passione per i viaggi diventa un lavoro: Maria Paolucci, travel creator e guida turistica, ci porta alla scoperta della nostra regione, la Sardegna!
Se sei un turista alla ricerca di idee tradizionali che ti aiutino a scoprire questa meravigliosa isola, la Sardegna, oppure un avventuriero pronto a esperienze ed escursioni più trasgressive o, infine, un conterraneo desideroso di conoscere qualche angolo nascosto della nostra terra, sei nel posto giusto!
Maria Paolucci, travel creator e guida turistica sta per darci ottimi consigli…pronti per questo “viaggio”?
Oltre che come guida turistica, ti identifichi con il termine di “travel creator”: cosa si intende nello specifico? Di cosa si tratta?
Oltre a lavorare come guida turistica e organizzare le mie esperienze, racconto i miei viaggi, la Sardegna e le destinazioni turistiche nei social, questo è il lavoro del travel content creator. Adoro poter raccontare quello che mi piace dei posti che visito e dare consigli alla mia community su cosa vedere e come vivere al meglio una destinazione, penso sia uno dei lavori più belli del mondo, insieme a quello da guida turistica, ovviamente.
Che percorso di formazione hai dovuto seguire per poter raggiungere i tuoi obiettivi lavorativi?
Ho dedicato tutti i miei studi sul turismo alla valorizzazione turistica della Sardegna e del patrimonio minerario dismesso nello specifico. Dopo il diploma come Perito per il Turismo all’ITCG E. Fermi di Iglesias, ho continuato con un corso di Laurea Triennale in Economia e Gestione dei Servizi turistici al Consorzio UNO di Oristano, sede staccata dell’Università degli studi di Cagliari; poi ho proseguito con un Master in Ospitalità e Marketing dei Territori all’Università di Roma Tor Vergata ed infine la laurea Magistrale in Progettazione e Gestione dei Servizi Turistici, sempre Roma Tor Vergata.
Quali sono i punti di forza e quali quelli di debolezza per chi vuole svolgere un lavoro come il tuo nella nostra regione?
I punti di forza sono sicuramente dati dalla bellezza del territorio, è innegabile che la Sardegna sia meravigliosa da nord a sud, sia le zone costiere che l'entroterra; il clima abbastanza favorevole tutto l’anno; il grandissimo patrimonio culturale. I punti di debolezza, secondo me, partono dalla difficoltà nella promozione concreta dei servizi offerti, perché si può avere il servizio migliore del mondo, ma se nessuno lo conosce, è difficile che possa generare la domanda sperata. Io ho fatto, prima di tutto, un lavoro di comunicazione, promuovendo l’isola attraverso i miei canali, per poi, all’inizio in maniera inconscia, generare una grandissima richiesta di informazioni per vivere i miei tour, cosa che mi ha consentito di prendere la decisione di mettermi in proprio e diventare imprenditrice turistica.
Adesso ci concentriamo sul tour perfetto da proporre ai nostri lettori. Cominciamo con chi sceglie la nostra isola per una vacanza estiva, ma vive altrove. Ha dieci giorni di tempo per girare l’intera regione, è alla ricerca di mete con location comode, ben servite, con facile accesso alle spiagge migliori e ai locali alla portata di tutti: che itinerario proponi?
Premetto che 10 giorni sono davvero pochi per scoprire tutta l’Isola, per chi sta valutando di conoscerla per
la prima volta consiglio di dividere nord e sud oppure est o ovest. Io consiglierei un itinerario coast-to-coast,
con partenza da Cagliari.
– Cagliari e dintorni: stare almeno due giorni pieni alla scoperta della città e del suo centro storico, consiglio
anche una visita alle Saline Conti Vecchi, poco distanti da Cagliari;
– Da Cagliari a Sant’Antioco: l’Isola di Sant’Antioco nasconde tanti luoghi incredibili e una storia altrettanto
importante, una must-see attraction della Sardegna;
– Da Sant’Antioco a Iglesias, non si può non scoprire la città medievale che veniva chiamata Villa di Chiesa, per
poi visitare Porto Flavia, la Grotta di Santa Barbara e fare un bel giro in barca per ammirare Pan di
Zucchero, la grotta Sardegna e Cala Domestica;
– Da Iglesias verso Buggerru per poi arrivare alle dune di Piscinas, impossibile non fare un coast-to-coast
senza passare per il guspinese attraversando la strada nel Castello della Direzione di Ingurtosu per poi
arrivare verso le dune interminabili di Piscinas;
– Da Piscinas al Pozzo di Santa Cristina, il pozzo è una delle più grandi testimonianze nuragiche dell’Isola,
risalente a 3mila anni che lascia chiunque a bocca aperta quando si iniziano a scendere le scale per arrivare
all’acqua sacra;
– Da Paulilatino a Bosa, uno dei borghi più belli d’Italia, una cittadina incantata che sembra uscita da una
favola, con le sue casette colorate, da non perdere un tour lungo il fiume temo, il Museo Casa Deriu, il
Museo delle Conce ed il Castello Malaspina;
– Da Bosa ad Alghero, percorrere una delle strade più belle dell’Isola insieme alla Nebida-Masua, per
arrivare fino ad una città che rapisce con i suoi tramonti e la sua storia così interessante legata alla cultura
catalana.
Abbiamo ora a che fare con veri avventurieri, disposti a provare qualche esperienza più trasgressiva, con escursioni impegnative alla ricerca di calette e scorci nascosti al resto della baraonda estiva: quali sono i tuoi consigli?
La caletta di Geniò nell’Isola di San Pietro è sicuramente una delle mie spiagge nascoste preferite, la definisco nascosta perché se si attraversa per un piccolo tratto la spiaggia, si arriva in un’incantevole grotta nascosta. Ma anche il trekking verso la Cascata di Piscina Irgas, oppure, la spiaggetta di Cala Domestica, magari arrivandoci dopo aver fatto il trekking da Masua, che regala viste meravigliose su Pan di Zucchero e non solo. Un’altra spiaggia molto carina è la caletta che si trova a San Giovanni di Sinis, si arriva dopo una camminata di almeno 20 minuti, un’oasi di pace!
Quattro chiacchiere con un gruppo di giovani sardi stanchi delle solite mete estive, vogliono provare a scoprire dei luoghi della nostra regione che, pur non essendo molto conosciuti, meriterebbero invece di essere scoperti: qualche idea?
La lista sarebbe davvero lunga, mi limito a suggerire qualcosa sul mio gusto personale:
– Il tempio di Antas e Miniera di Su Zurfuru a Fluminimaggiore;
– La Grotta di Santa Barbara ad Iglesias;
– Galleria Henry a Buggerru;
– Miniera di Funtana Raminosa a Gadoni;
– Nuraghe Lugherras a Paulilatino;
– Le Saline Conti Vecchi a Santa Gilla;
– La Batteria Militare Talmone a Palau;
– Nuraghe Seruci a Gonnesa.
…Ora tocca a voi, quale sarà la meta del prossimo viaggio alla scoperta della nostra isola?

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