Accadde oggi: 26 gennaio 1953, precipita a Sinnai un aereo diretto a Roma. Muoiono 19 persone

La tragedia che il laconico messaggio annunciava – cui non seguì alcuna ulteriore spiegazione – ebbe riscontro alle 11.47, quando giunse l’ufficialità di quanto accaduto: il velivolo si era schiantato in una zona montuosa di Sinnai, incendiandosi in breve tempo e provocando la morte delle 19 persone a bordo, di cui 15 passeggeri.
Erano circa le 11.44 quando Giacomo Solaini, comandante di un bimotore della compagnia aerea LAI, comunicava alla torre di controllo l’inversione di rotta e il ritorno all’aeroporto di Cagliari, dal quale era partito soltanto pochi minuti prima. La tragedia che il laconico messaggio annunciava – cui non seguì alcuna ulteriore spiegazione – ebbe riscontro alle 11.47, quando giunse l’ufficialità di quanto accaduto: il velivolo si era schiantato in una zona montuosa di Sinnai, incendiandosi in breve tempo e provocando la morte delle 19 persone a bordo, di cui 15 passeggeri.
A detta dei soccorritori, poi, la forza dell’impatto fu tale che risultò impossibile identificare e ricomporre alcuni dei corpi, e sull’esatta dinamica dell’incidente fu possibile basarsi soltanto sulle testimonianze di alcuni pastori della zona. Secondo quanto riportato su La Stampa il giorno successivo, alcuni di questi avrebbero visto il velivolo tentare un atterraggio di fortuna in una vicina zona pianeggiante, ma il terreno melmoso avrebbe frenato il carrello, causandone la rottura e l’impatto dell’aereo col terreno. Un altissimo rogo divampato in pochi secondi avrebbe quindi impedito agli uomini di soccorrere i passeggeri, costringendoli ad allontanarsi e chiamare i soccorsi.
Il volo era uno dei tre collegamenti quotidiani fra la capitale e l’isola, e si trattava del penultimo previsto, in quanto si era deciso di sopprimere la tratta di metà mattina a causa dei pochi passeggeri che ne usufruivano. Per una fortunata casualità non si trovavano a bordo i giocatori del Fanfulla, di ritorno da una partita giocata contro il Cagliari, la cui società optò all’ultimo per il primo volo del giorno.
Accadde oggi: 4 marzo 2018, il mondo del calcio piange la morte di Davide Astori

Da quel giorno il mondo del calcio, privato di quel ragazzo gentile, corretto e sorridente, non è più lo stesso. Il Cagliari, la città e i tifosi rossoblù non lo hanno mai dimenticato.
Sono passati cinque anni dalla tragica scomparsa di Davide Astori, indimenticato difensore di Cagliari, Roma, Fiorentina e Nazionale italiana.
Davide si è spento il 4 marzo 2018 a soli 31 anni nella sua stanza d’albergo a Udine. In quel momento si trovava in ritiro prima della sfida di Serie A tra Udinese e Fiorentina.
Era capitano della Fiorentina e giocatore in pianta stabile della Nazionale. Nel Cagliari ha trascorso ben sei stagioni. Entrambe le maglie numero 13 di Cagliari e Fiorentina sono state ritirate subito dopo la sua tragica scomparsa. Diverse sono state le iniziative congiunte delle due società in ricordo di Astori. Su tutte la costruzione di un impianto sportivo recante il suo nome a Betlemme, in Palestina. Un’iniziativa benefica all’insegna dei più alti valori dello sport, quelli che Davide aveva sempre onorato sui campi da gioco.
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