La Sardegna, si sa, ha una grande tradizione nella produzione dei coltelli. “Sa leppa” – questo il nome comune – è un oggetto che ogni sardo che si rispetti possiede e usa per affettare le migliori prelibatezze nostrane.

I paesi con maggiore tradizione nella produzione sono senza dubbio Pattada, Santu Lussurgiu e Arbus. Quello che molti non sanno è che in quest’ultimo comune si trova il coltello più pesante, e fino a pochi anni fa anche più grande, del mondo.

Il merito è tutto di un grande amante ed esperto di coltelli del posto, Paolo Pusceddu, che proprio ad Arbus ha dato vita al “Museo del coltello”, dove sono custodite tutte le arburesi più belle. L'”Arburesa” più grande si trova al centro di questo museo ed è stata costruita da Pusceddu negli anni ’90. È lunga 4,85 metri e pesa la bellezza di 295 chili.

Nel 1996 è entrata nel Guinnes dei primati come il coltello a serramanico più grande e pesante del mondo, ma da qualche anno il primato del più grande (ma non del più pesante) è stato “scippato” da un altro coltello sardo, la “Pattadesa” di 5,65 metri costruita dall’artigiano gallurese Gianmario Tedde.

I genitori brasiliani sono in vacanza in Sardegna, la bambina nasce in hotel.

Cagliari è stata testimone di un evento straordinario, mentre i genitori si trovavano in vacanza a Cagliari Poetto, Maria Giulia, la loro secondogenita, ha deciso di venire al mondo proprio in hotel, al Poetto, cambiando rapidamente i piani familiari.

I due giovani, rispettivamente di 21 e 23 anni e originari del Brasile, si erano recati In Sardegna dopo una vacanza con l’intenzione di trasferirsi nella loro nuova casa a Senorbì, dove sognavano di crescere i propri figli immersi nei ritmi e nelle bellezze uniche della Sardegna. Tuttavia, la piccola ha avuto il desiderio impellente di respirare l’aria marina, sorprendendo tutti con la sua prematura comparsa.

Maria Giulia è nata intorno alle 7:30 del mattino, con un peso di 2,680 chili. La data del parto era inizialmente prevista per il 6 dicembre, quindi i genitori si sono trovati in una situazione del tutto imprevista. Le acque si sono rotte mentre la mamma si godeva un momento di relax, complici l’idromassaggio e la tranquillità dell’hotel. Immediato è stato il contatto con i soccorritori, chiamati al numero d’emergenza regionale. L’ambulanza medicalizzata è giunta rapidamente sul posto, giusto in tempo per garantire sicurezza e assistenza a madre e figlia.

All’arrivo dei medici, la neonata aveva già fatto il suo ingresso nel mondo, ma con il cordone ombelicale ancora attaccato. Con professionalità e tempestività, il personale sanitario ha provveduto al taglio del cordone e ha trasportato entrambe le donne al Policlinico di Monserrato, dove la madre era già seguita. Qui, dopo qualche attimo di attesa, Nathalia ha finalmente potuto abbracciare la sua piccola in un clima di serenità e gioia familiare. Un inizio di vita che resterà per sempre impresso nella memoria di questa giovane coppia, legata ora ancor di più alle meraviglie e alle sorprese dell’isola.