Quel che resta di un cane. Di lei non si sa nulla: sono le sue condizioni a raccontarne l’inferno subito
"Noi li accogliamo e cerchiamo di ridarli alla vita, ma oltre non possiamo andare, noi non possiamo intervenire sulle persone, dice Cosetta Prontu, responsabile della struttura olbiese I Fratelli Minori.
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Del suo passato non si sa nulla, si può solo immaginare. Le sue condizioni parlano senza bisogno di proferire verbo: Ola, accolta al rifugio Lida di Olbia qualche giorno fa, è scheletrica, terrorizzata, agitatissima, riesce a rilassarsi solo quando prende sonno. Un’altra mostruosità creata dall’unica vera bestia, l’uomo. La cagnetta non è abituata a condividere niente e difende il suo cibo e la sua cuccia come se si trattasse di dover sopravvivere contro tutto e tutti. Chissà in che atroci condizioni viveva.

“Noi li accogliamo e cerchiamo di ridarli alla vita, ma oltre non possiamo andare, noi non possiamo intervenire sulle persone, dice Cosetta Prontu, responsabile della struttura olbiese I Fratelli Minori. L’abbiamo chiamata Ola, per noi emblema dell’olocausto che ogni giorno viene perpetrato nei confronti degli animali, un problema immenso e vergognoso per una nazione evoluta, su cui prima o poi lo Stato dovrà mettere mano seriamente, lavorando in silenzio e a testa bassa”.
“La nostra associazione da oltre vent’anni si occupa di benessere animale e sappiamo bene come muoverci e chi di dovere viene sempre messo a conoscenza di questi crimini a danno degli animali. Ora però abbiamo necessità di cibo, umido a/d della Hill’s e crocchette mini starter della Royal Canin. Questo è il cibo che lei mangia. Ringraziamo di cuore chi ci aiuterà”, aggiunge la volontaria.
Per info e contatti:
3334312878 – [email protected]
Estremi per donazione http://www.lidasezolbia.it/donazioni/
Per spedizione aiuti:
LIDA Sez. Olbia – rifugio I Fratelli Minori
Località Colcò n. 13 – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000 01976050904
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Abbandonato malato e sofferente: la storia dell’incredibile rinascita di Pablo, in cerca di casa

Adesso, per Pablo, si cerca l'ultimo e più importante traguardo: una casa per la vita. Per informazioni contattare il numero: 347 853 7018.
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Una storia di incredibile crudeltà e rinascita, quella di Pablo, un cane dal dolcissimo, lasciato al suo destino nel momento di massimo bisogno: quando era gravemente malato e sofferente. Abbandonato da chi avrebbe dovuto proteggerlo, lasciandolo con un quadro clinico devastante.
Al momento del ritrovamento, Pablo è risultato positivo a un cocktail di gravi patologie: ehrlichia, filaria, babesia e leishmania (da cui è in via di guarigione). A ciò si aggiungeva una forte anemia, pressione alta, sofferenza epatica e insufficienza renale.
Nonostante il tradimento subito, Pablo non ha mai smesso di avere fiducia nell’essere umano. E’ un cane dolcissimo e bisognoso di tanto affetto, quello che non ha mai ricevuto.
Fortunatamente, la sua storia ha preso una piega diversa. Grazie alle cure costanti e amorevoli delle volontarie, Pablo è “rinato”. Ha superato le fasi più critiche e le sue condizioni stanno migliorando progressivamente.
Adesso, per Pablo, si cerca l’ultimo e più importante traguardo: una casa per la vita, una famiglia che possa finalmente offrirgli la sicurezza e l’amore che non ha mai conosciuto. Per informazioni su come adottare Pablo e offrirgli una nuova vita, è possibile contattare il numero: 347 853 7018.
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