Quel che resta di un cane. Di lei non si sa nulla: sono le sue condizioni a raccontarne l’inferno subito

"Noi li accogliamo e cerchiamo di ridarli alla vita, ma oltre non possiamo andare, noi non possiamo intervenire sulle persone, dice Cosetta Prontu, responsabile della struttura olbiese I Fratelli Minori.
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Del suo passato non si sa nulla, si può solo immaginare. Le sue condizioni parlano senza bisogno di proferire verbo: Ola, accolta al rifugio Lida di Olbia qualche giorno fa, è scheletrica, terrorizzata, agitatissima, riesce a rilassarsi solo quando prende sonno. Un’altra mostruosità creata dall’unica vera bestia, l’uomo. La cagnetta non è abituata a condividere niente e difende il suo cibo e la sua cuccia come se si trattasse di dover sopravvivere contro tutto e tutti. Chissà in che atroci condizioni viveva.
“Noi li accogliamo e cerchiamo di ridarli alla vita, ma oltre non possiamo andare, noi non possiamo intervenire sulle persone, dice Cosetta Prontu, responsabile della struttura olbiese I Fratelli Minori. L’abbiamo chiamata Ola, per noi emblema dell’olocausto che ogni giorno viene perpetrato nei confronti degli animali, un problema immenso e vergognoso per una nazione evoluta, su cui prima o poi lo Stato dovrà mettere mano seriamente, lavorando in silenzio e a testa bassa”.
“La nostra associazione da oltre vent’anni si occupa di benessere animale e sappiamo bene come muoverci e chi di dovere viene sempre messo a conoscenza di questi crimini a danno degli animali. Ora però abbiamo necessità di cibo, umido a/d della Hill’s e crocchette mini starter della Royal Canin. Questo è il cibo che lei mangia. Ringraziamo di cuore chi ci aiuterà”, aggiunge la volontaria.
Per info e contatti:
3334312878 – [email protected]
Estremi per donazione http://www.lidasezolbia.it/donazioni/
Per spedizione aiuti:
LIDA Sez. Olbia – rifugio I Fratelli Minori
Località Colcò n. 13 – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000 01976050904

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Istanbul, Alessia Orro celebra la vittoria con la bandiera dei Quattro Mori: il Fenerbahce travolge il Turk Hava Yollari 3-0

A fine gara, tra gli applausi del pubblico, Alessia Orro si è fermata per un selfie con un gruppo di tifosi che sventolavano orgogliosi la bandiera dei Quattro Mori.
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Alessia Orro è la regista dei sogni del Fenerbahce Istanbul. La palleggiatrice di Narbolia continua a scrivere pagine d’oro nella sua nuova avventura turca: dopo il trionfo in Supercoppa Italiana con una storica rimonta sul VakifBank, la miglior giocatrice degli ultimi Mondiali ha guidato le gialloblù a un’altra vittoria netta, travolgendo il Turk Hava Yollari con un perentorio 3-0 (25-15; 25-16; 25-12).
Davanti ai 2.600 spettatori del Burhan Felek Salonu, la palleggiatrice sarda ha orchestrato con maestria l’attacco del Fenerbahce, trasformando ogni azione in uno spettacolo di precisione e ritmo. Un dominio tecnico e mentale che ha permesso alla squadra di coach Marcello Abbondanza di chiudere il match in appena 76 minuti, conquistando il secondo successo consecutivo in campionato e agganciando in vetta VakifBank, Eczacibasi e Galatasaray.
A fine gara, tra gli applausi del pubblico, Alessia Orro si è fermata per un selfie con un gruppo di tifosi che sventolavano orgogliosi la bandiera dei Quattro Mori, simbolo della Sardegna. Un gesto spontaneo, ma dal forte valore affettivo, che ha emozionato i fan e confermato il legame profondo della giocatrice con la sua terra.
Il prossimo appuntamento per il Fenerbahce è fissato per mercoledì 22 ottobre (ore 18.30), con la trasferta ad Ankara contro lo Zeren Spor. Con una forma smagliante e una leadership sempre più riconosciuta, Alessia Orro si candida a essere non solo la mente del Fenerbahce, ma una delle grandi protagoniste della Sultanlar Ligi 2025.

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