Il 17 gennaio 1988 al Brotzu di Cagliari viene effettuato il primo trapianto in Sardegna. Il professor Mariano Ciccu, primario di Urologia di allora, e il professor Dario Alfani dell’Università La Sapienza di Roma impiantarono per la prima volta in Sardegna un rene nel corpo di una 26enne di Armungia.

Il trapianto del rene non è mai stato una semplice operazione. Per l’attività di trapianto è necessaria l’interazione di diverse professionalità: chirurghi, anestesisti, immunologi, nefrologi e il coordinamento generale della direzione sanitaria. Il controllo ambulatoriale del paziente trapiantato è svolto dai nefrologi con la collaborazione degli urologi secondo il concetto della “cura globale”. Cioè il paziente viene preso in carico dal momento dell’immissione in lista d’attesa, fino al trapianto e ai controlli ambulatoriali successivi, da personale medico e paramedico dedicato e con la collaborazione di altri specialisti (cardiologi, dermatologi, ginecologi e altri) del nostro Ospedale. Ciò costituisce per il paziente trapiantato un punto di riferimento costante per qualsiasi problema che può essere risolto nella nostra struttura anche dopo molti anni dal trapianto.

Quello eseguito 37 anni fa fu il primo di tantissimi trapianti. Dopo il rene fu la volta del cuore, del fegato e di tanti altri organi che – grazie all’umanità di tante famiglie che nei momenti più dolorosi hanno avuto l’intelligenza, l’umanità e la lucidità di acconsentirne l’espianto – hanno donato una nuova vita a tantissime persone.

Da allora al Brotzu molto è cambiato: sono arrivati i trapianti con chirurgia e tecnica robotica, sono stati superati abbondantemente i mille trapianti di rene e il processo di crescita è in continua crescita.

Erano in sei e sono rimasti in 5: uno dei cuccioli è morto a causa del brutale abbandono subito la notte di Natale.

I fratellini sono stati abbandonati vicino Cagliari e adesso i piccoli vengono allattati da una balia che si prende cura di loro. Non appena sono stati recuperati avevano ancora gli occhi chiusi: sono stati strappati alla loro mamma, appena partoriti e buttati come immondizia.

Il Natale appena trascorso ha segnato un tristissimo record abbandoni: “Non abbiamo mai assistito in questo periodo a un numero così alto di abbandoni. Normalmente, così numerosi avvengono in estate. Aiutateci, siamo allo stremo delle forze, fisiche, emotive e economiche”, spiega Elena Pisu, responsabile del canile di Quartu Tana di Bau.

I piccoli saranno disponibili per essere adottati non appena svezzati, sono taglia medio piccola. Per info: 3283661490.