Il 15 gennaio la Chiesa ricorda il martirio di Sant’Efisio, avvenuto nel 303 d.C. presso Nora.

Efisio era un condottiero originario della città orientale di Elia, inviato dall’imperatore romano Diocleziano per combattere i cristiani. Durante una spedizione, vide comparire nella sua mano un segno di croce. Decise allora di convertirsi al cristianesimo.

Trasferitosi in Sardegna, dopo il battesimo combatté in nome di Cristo. In seguito, dietro ordine dell’imperatore fu incarcerato e torturato. La sua morte, poi, avvenne per decapitazione a Nora. Qui, infatti, in occasione del 1°maggio di ogni anno il simulacro di “Efis” viene portato in processione.

Sant’Efisio è indubbiamente la figura tra le più amate dal popolo cagliaritano. A lui infatti sono attribuiti due importanti miracoli, come la liberazione dalla peste nella seconda metà del ‘600 e la vittoria sui Francesi, in assedio sul porto della città, nel 1793.

Elisabetta Canalis è tornata in Italia, nella sua amata Sassari, per un momento di riflessione e distacco dalla drammatica situazione che sta vivendo la California. La showgirl e attrice sarda, che da anni divide la sua vita tra Los Angeles e l’Italia, ha recentemente documentato l’incendio devastante che ha colpito la zona, ma ora trova conforto nella casa di famiglia, dove ha condiviso un ricordo che la lega alla sua giovinezza.

Su Instagram, Elisabetta ha postato una foto di una medaglia che risale a quando aveva solo 20 anni, accompagnata dalla didascalia: «Casa di mia mamma a Sassari, prima medaglia di corsa a ostacoli». Un ricordo personale che segna un legame profondo con la sua terra natale, tra i ricordi d’infanzia e la realtà di oggi.

Nei giorni precedenti, la Canalis ha raccontato tramite le sue Instagram Stories il dramma vissuto a Los Angeles a causa degli incendi che stanno devastando la California.