Resurrezione rossoblù: 2-0 al Como per il Cagliari firmato Ranieri

“Mi basta un 1-0”, ha detto, ieri, in conferenza stampa Ranieri, ma i suoi uomini hanno voluto fare di più e con il 2-0 all’Unipol Domus a dominare sono stati solo il rosso e il blu.
Il vento freddo non spegne il calore dell’Unipol Domus oggi sold-out per la prima gara firmata Claudio Ranieri. Prima del fischio d’inizio tutti in piedi e applausi per Gianfranco Zola, oggi ospite speciale, ma è quando, elegante e composto, ma anche visibilmente emozionato, entra in campo l’allenatore romano che lo stadio esplode di gioia. Si respira una nuova aria, un nuovo entusiasmo sotto il cielo cagliaritano. Le bandiere dalla Nord alla Sud sventolano, le voci iniziano a scaldarsi, si interrompono solo un minuto per ricordare Gianluca Vialli, sessanta secondi, tutti in piedi, e poi un lungo applauso scioglie la commozione. Meraviglia fischia. Ogni settore è pieno: il pubblico non delude Ranieri ed è lì pronto a sostenere la squadra fino alla fine. Anche il Como ha i suoi. Concentrazione e via, il match inizia. Primo tempo a favore dei sardi: il Cagliari è in vantaggio grazie a Pavoletti che concretizza l’unica occasione di gol avuta. Nella ripresa gli uomini di Ranieri non sbagliano un colpo: Azzi chiude la partita al cinquantesimo. Tre punti fondamentali all’Unipol Domus domina solo il rossoblù.
Primo tempo. Le battute iniziali sono giocate a viso aperto da entrambe le squadre. Cagliari con un 3-5-2 che vede Makoumbou vertice basso a centrocampo, mentre Longo schiera i suoi con un 4-3-3 che ha in Cerri la punta centrale. I primi dieci minuti filano via a buon ritmo ma senza vere occasioni da rete. Al dodicesimo proprio l’ex Cerri mette paura ai rossoblù quando, dopo un controllo dubbio, calcia su Radunovic in uscita. Due minuti dopo Lapadula va in gol ma l’arbitro fischia un fallo di Pavoletti annullando la giocata. Il vantaggio però è nell’aria, e al sedicesimo Pavoletti gira in rete di destro un cross di Zappa. L’Unipol Domus festeggia, Ranieri in panchina invita a mantenere alta l’attenzione. Il pressing del Cagliari impedisce per la prima mezz’ora al Como di uscire dalla propria area. Ed è incessante e instancabile anche la spinta del tifo rossoblù. Mancano cinque minuti al quarantacinquesimo e il Cagliari continua a premere sull’acceleratore costringendo gli ospiti ad arroccarsi nella propria area difensiva. Nessun recupero, il Cagliari lascia la prima frazione di gioco in vantaggio.
Secondo tempo. Riparte il match e riparte il sostegno del popolo rossoblù: neanche il tempo di “scaldarsi” che il Cagliari sigla dopo cinque minuti di gioco il secondo gol: a segnare è Paulo Azzi, il primo innesto del mercato invernale, arrivato in Sardegna da pochi giorni si è fatto trovare pronto da Ranieri. L’ex terzino mancino del Modena scambia con Kourfalidis, il tiro, sul secondo palo inganna Ghiotti ed è gol. Esplode l’Unipol Domus. Ci provano i comaschi a sostenere i loro, ma la loro voce è sopraffatta dall’entusiasmo dei tifosi sardi. Rischiano gli uomini di Ranieri con Cerri: Kourfalidis sbaglia il passaggio all’indietro per Radunovic, l’ex Cagliari anticipa il portiere serbo, ma non trova la porta. Grande il gesto del portiere rossoblù, che si avvicina al giovane Kourfalidis per tranquillizzarlo, davanti all’errore, con un pacca sulla spalla da fratello maggiore. Dopo quindici minuti di gioco il Como è ancora alla ricerca di un varco, ma la difesa del Cagliari non sembra intenzionata a concedere spazi. E Cerri sembra non aver lasciato un buon ricordo nella piazza rossoblù: quando Longo al 72’ lo sostituisce con Fabregas, l’attaccante, ceduto al Como in prestito con obbligo di riscatto, esce tra i fischi del pubblico cagliaritano. Al contrario quando Azzi lascia il campo per Barreca solo applausi e un intero stadio in piedi. Idem per Pavoletti che cede la fascia da capitano a Nandez. Intanto Meraviglia concede sei minuti di recupero: il Cagliari è stanco, ma non può mollare e il pubblico non smette di esortarlo. Il Como ci prova e ci crede fino all’ultimo, Radunovic con una parata spettacolare permette che la porta resti immacolata. Triplice fischio, musica alta, pubblico in piedi: l’Unipol Domus sé una bolgia: questa partita ha solo il rosso e il blu.
CAGLIARI (3-5-2): Radunovic; Altare, Dossena, Capradossi; Zappa, Nandez, Makoumbou, Kourfalidis (73’ Lella), Azzi (78’ Barreca); Lapadula, Pavoletti (88’ Luvumbo). A disposizione: Aresti, Lolic, Barreca, Carboni, Di Pardo, Veroli, Lella, Rog, Falco, Luvumbo, Millico, Pereiro. All. Ranieri.
COMO (4-3-3): Ghidotti, Odenthal, Binks, Scaglia; Vignali 73’ Gabrielloni), Bellemo, Arrigoni (73’Parigini), Ioannou (78’ Faragò); Blanco (55’Ambrosino), Cerri (73’ Fabregas), Mancuso. A disposizione: Bolchini, Vigorito, Cagnano, Fabregas, DE Riva, Faragò, Gabrielloni, Baselli, Parigini, Celeghin, Pierozzi, Ambrosino. All. Longo.
Arbitro: Meraviglia di Pistoia
Marcatori: Pavoletti 16’, Azzi 50’.
Ammoniti: Nandez, Altare.

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