Dalla Sardegna a Rai Uno: la storia di Antonio Tanca e Nonno Francesco e del loro amore per la fisarmonica

Antonio ha raccontato alle telecamere Rai il suo amore per la musica e il suo rapporto con il nonno, dal quale ha ereditato la passione per la fisarmonica, fin da piccolissimo.
Una coppia d’eccezione questo pomeriggio a “ItaliaSì!”, lo show di Rai Uno condotto da Marco Liorni.
A esibirsi con la loro fisarmonica nipote e nonno materno: Antonio Tanca e Francesco Carta. Il primo di 24 anni, il secondo di 74.
Antonio ha raccontato alle telecamere Rai il suo amore per la musica e il suo rapporto con il nonno, dal quale ha ereditato la passione per la fisarmonica, fin da piccolissimo.
Al rientro degli eventi del nonno nelle piazze, il piccolo Antonio si immedesimava in lui, costruendo a casa palchi e collegando impianti audio, sognando di fare lo stesso lavoro da grande. Ed è andata così.
Il pubblico di Liorni ha molto apprezzato la loro esibizione e la loro storia.

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Geppi Cucciari ai David di Donatello ironizza: “Ministro Giuli, lei è come i Black Sabbath… al contrario migliora”

Cucciari ha rivolto un'ironica dichiarazione di "solidarietà" al Ministro della Cultura Alessandro Giuli, protagonista di discorsi spesso definiti da molti come eccessivamente solenni.
È Geppi Cucciari a prendersi la scena durante la cerimonia di presentazione dei David di Donatello al Quirinale, con uno dei suoi interventi più brillanti e taglienti. Con il suo stile inconfondibile, la comica e conduttrice ha rivolto un’ironica dichiarazione di “solidarietà” al ministro della Cultura Alessandro Giuli, protagonista di discorsi spesso definiti da molti come eccessivamente solenni.
«Ministro, voglio portarle la mia solidarietà — ha detto Cucciari con tono serio e pungente — perché molti sottolineano eccessivamente la sua potente retorica, il suo eloquio forbito, la parola che squadra da ogni lato l’animo nostro informe. In realtà sono sempre interventi cristallini: lei è l’unico ministro i cui interventi possono essere addirittura ascoltati al contrario, come un disco dei Black Sabbath, e a volte migliorano».
Una battuta che ha strappato risate e applausi anche nel solenne contesto del Quirinale, a conferma della capacità di Geppi Cucciari di mescolare cultura pop, ironia e intelligenza anche nei palcoscenici più istituzionali. A prendere la parola subito dopo è stato proprio il ministro Giuli, che ha raccolto lo scherzo e replicato con sportività: «Un saluto a Geppi, che al contrario potrei chiamare anche ‘Ippeg’, senza fraintendimenti». Pronta e divertita la risposta della comica: «Rimaniamo così, amici», prima di lasciare il palco all’intervento ufficiale.
Ancora una volta, Cucciari si conferma una delle voci più lucide e irriverenti della scena italiana, capace di far sorridere e riflettere anche nelle cornici più formali.

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