Durante la puntata di ieri della trasmissione Mediaset “Le Iene”, nel servizio curato dall’inviata Roberta Rei è stata raccontata la storia di Sabrina, una ragazza sarda che all’inizio del mese scorso ha partorito un bimbo in un ospedale di Milano, ma non l’ha riconosciuto.

La 23enne originaria di un paese del Cagliaritano, insieme al fidanzato Michael, 30enne anche lui sardo, vivono in una tenda strada, nei pressi della stazione di San Donato.

Hanno raccontato di essere andati via dall’Isola qualche anno fa per trasferirsi in Germania, dove il ragazzo aveva lavorato in precedenza, per trovare un’occupazione e iniziare una vita insieme. Purtroppo a causa di varie vicende e la pandemia si sono ritrovati senza un lavoro e a dormire in un dormitorio. In seguito per alcuni episodi sono stati espulsi dalla Germania e sono partiti per Amsterdam.

Nella città olandese, li sono stati rubati entrambi i documenti e i telefono. Poi la decisione di rientrare in Italia, arrivando a Milano. Qui inizia per loro la vita da clochard  e dopo qualche tempo Sabrina scopre di essere incinta: “Mi sono accorta di della gravidanza solo quando l’ho sentito muoversi nella pancia. Sarei stata un’incosciente e egoista a tenere un neonato in questa situazione”.

Frame tratto dal video della trasmissione “Le Iene”

Ecco il motivo perché non ha riconosciuto il suo bimbo, lasciandolo in ospedale, dove era stata portata dopo il parto. E ai microfoni delle Iene ha deciso, con il compagno, di raccontare la sua storia.

La ragazza davanti ai microfoni si emoziona, quando la giornalista le chiede del bambino, affermando: “Non mi sono accorta di nulla perché il ciclo non mi viene da anni. Altrimenti avrei fatto ricorso all’aborto”.

La loro storia diventa di dominio pubblico attraverso un articolo della cronaca locale, poi diffuso da quella nazionale.

L’inviata delle Iene però è riuscita a fare avere ai ragazzi nuovi documenti, dopo averli fatti ripulire e fatto avere nuovi vestiti, accompagnandoli in un ufficio dell’anagrafe del capoluogo lombardo. Ma non si è fermata solo a questo, per Michael ha trovato un lavoro da aiuto pizzaiolo, da confermare a breve dopo una incontro prova con il titolare di un’attività di ristorazione.

Per loro, si apre una nuova possibilità per scrivere un nuovo destino.

Tragedia a Nuoro,  in un appartamento di via Catte.

Il proprietario di casa, un pensionato 73enne, è morto asfissiato dalle esalazioni. Fortunatamente si è salvata la moglie.

Alle prime luci dell’alba, 6:15 circa, tre squadre dei Vigili del Fuoco di Nuoro, a seguito della richiesta pervenuta da un condomino che ha segnalato l’incendio richiedendo un intervento urgente dei soccorritori per estinguere le fiamme che si sprigionavano dall’appartamento, ubicato al secondo piano dell’edificio.

All’arrivo sul posto gli operatori del 115 hanno evacuato gli occupanti degli appartamenti più prossimi a quello coinvolto dall’evento e avviato le operazioni di spegnimento, sia dall’esterno che dall’interno del condominio e contestualmente effettuato le operazioni di ricerca e soccorso degli occupanti.

Dopo alcuni frangenti i soccorritori hanno rinvenuto nel soggiorno la vittima, residente nell’appartamento, riverso sul pavimento e privo di sensi. Rapidamente soccorso è stato evacuato dall’abitazione e assistito dai sanitari del 118 il cui medico ne ha accertato successivamente il decesso.

Le fiamme, che hanno interessato principalmente un locale adibito a studio, sono state estinte fino al minuto spegnimento dopo circa 90 minuti di lavoro e le operazioni sono proseguite con la verifica statica sia dei locali interessati dall’evento, che quelli indirettamente coinvolti nello stesso condominio.

Terminate le operazioni di spegnimento, sono state effettuati interventi di messa in sicurezza e, contestualmente, lo svolgimento delle prime indagini atte a definire la dinamica dell’incendio.

Sul posto erano presenti, inoltre, gli operatori del 118, la Polizia di Stato, i Carabinieri e una squadra dell’ ENEL.
Le operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza, effettuate da tre squadre VV.F del Comando, hanno richiesto l’integrazione di unità specialistiche del Nucleo NIA ( Nucleo investigativo Antincendio), sotto il coordinamento del Dirigente Ing. Giordano e del Funzionario di guardia.

L’intervento si è concluso intorno alle ore 14.00 ed ha coinvolto 20 unità e 6 mezzi VF.
Al termine delle operazioni di soccorso, sia l’appartamento interessato dalle fiamme che l’appartamento soprastante sono stati interdetti agli occupanti.