Sassari, Oristano, Quartu, Selargius vietano i botti. Ma a Cagliari ancora tutto tace

A Sassari sono stati vietati addirittura 365 giorni l'anno. Le altre città sarde si limitano al periodo delle festività di Capodanno ed Epifania. Ma a Cagliari ancora tutto tace
Sassari ha deciso di vietarli da ben due anni e non solo relativamente al periodo delle festività di inizio anno ma proprio per tutti i 365 giorni del calendario. Le altre città isolane come Oristano, Selargius, Carbonia, Quartu si sono limitate a proibirli, tramite apposite ordinanze comunali, per Capodanno ed Epifania.
Sappiamo bene ormai come il forte rumore causato dalle esplosioni possa provocare danni anche gravi non solo a bambini e ragazzi ma può causare la morte di animali come cani, gatti, uccelli. “Confermiamo anche quest’anno una misura di civiltà che punta a tutelare il benessere dei soggetti deboli e degli animali spaventati dal rumore – spiega il Sindaco di Oristano, Sanna -. Sono tanti i cittadini che ogni anno sollecitano questo provvedimento che, è bene sottolinearlo, non è solo a beneficio degli animali. Ricordiamo infatti che vietare i botti serve a prevenire incidenti di cui spesso sono vittime persone che li utilizzano con troppa disinvoltura e che lo stesso rumore che spaventa gli animali può risultare dannoso anche per i soggetti deboli, bambini, anziani e persone sofferenti che vengono esposte a stress psico-fisici”.
E a Cagliari che si fa?

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