Le caratteristiche lunghe antenne sono il tratto distintivo di questo particolare insetto. Nodose e robuste, superano la lunghezza del corpo negli esemplari maschi, e invece hanno la stessa misura nelle femmine. In totale il corpo raggiunge le dimensioni di 6-7 centimetri.
Nelle varie zone dell’Isola, questo particolare insetto dal colore nero intenso, è conosciuto con vari nomi: “Corrittolu”, “Sei-sei”, “Brohà”, “Currantolu”, “Mammadriga”, “Coipira”.
Il Cerambice della quercia viene definito un “ingegnere” dell’ecosistema, in quanto è in grado di creare le condizioni di particolari habitat. Inoltre è una specie “ombrello”, visto che la sua conservazione consente la sopravvivenza di altre specie rare legate agli alberi. La Comunità Europea con la Direttiva Habitat tutela questo insetto, vietandone la cattura o l’uccisione. In passato la specie è stata considerata dannosa, a causa del fatto che le larve della specie divorano il legno, spesso causando danni all’albero ospite.
Ma solitamente si tratta di esemplari arborei già malati, raramente attacca piante sane. Il Cerambice ha una vita larvale piuttosto lunga – 3-5 anni – invece da adulto vive dal mese di giugno ad agosto.
In questo periodo di nutre di linfa e qualche frutto, poco distante dall’albero in cui è sviluppato. Il suo habitat sono soprattutto i boschi di quercia. I maschi adulti si scontrano in dure lotte per il possesso della femmina, e capita che vari esemplari riportino mutilazioni alle zampe o alle antenne.
Nelle foto, gentilmente concesse da Sergio Murgia, un esemplare fotografato in questi giorni a Seui.
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