Lo sapevate? Perché il Bastione di Saint Remy ha questo nome?

Un colosso di calcare (Pietra Forte cagliaritana bianca e gialla) diventato nel giro di poco più di 120 anni uno dei simboli indiscussi di Cagliari. Ma perché ha questo nome? Scopriamolo insieme.
Lo sapevate? Perché il Bastione di Saint Remy ha questo nome?
Un colosso di calcare (Pietra Forte cagliaritana bianca e gialla) diventato nel giro di poco più di 120 anni uno dei simboli indiscussi di Cagliari. Ma perché ha questo nome? Scopriamolo insieme.
Il bastione deve il suo nome al barone di Saint Remy, primo viceré piemontese.
Il Bastione di Saint-Remy costituisce uno dei complessi monumentali di maggior pregio della città di Cagliari. Costruito sulle antiche cortine difensive del circuito fortificato della città medievale, il suo nome ha origine dal primo Vicerè Piemontese, il Barone di Saint-Remy.
Dopo una difficile, lunga e laboriosa riqualificazione, il Bastione Saint Remy resta uno dei monumenti più belli e apprezzati della città di Cagliari.
Anche se molti lo chiamano più semplicemente “Bastione” o in sardo “Su Bastioni”, il nome per esteso di questa fortificazione, costruita nel XIX secolo per collegare i quartieri di Villanova e Marina con Castello, è “Bastione Saint Remy”, un nome che suona quasi francese e di cui molti non conoscono l’origine.
La spiegazione è molto semplice: il primo viceré piemontese che governò la Sardegna dal 1720 al 1723 dopo quattro secoli di dominio spagnolo, si chiamava Filippo Guglielmo Pallavicini, ed era il barone di Saint Remy, un piccolo centro dell’allora Ducato d’Aosta che oggi si chiama Saint-Rhemy en Bosses. Da qui il nome che ancora oggi identifica lo splendido monumento cagliaritano.
Filippo Guglielmo Pallavicino delle Frabose era figlio di Vittorio Maurizio (1617-1691), secondo marchese delle Frabose e gentiluomo di camera del duca Vittorio Amedeo II di Savoia, e di Françoise Chabod de Saint Maurice.
Fu al servizio del duca Vittorio Amedeo II di Savoia nelle varie imprese militari col grado di colonnello e luogotenente di maresciallo delle armate regie. Ricoprì le cariche di governatore di Susa nel 1710 e di Alessandria nel 1714. Nel 1719 divenne generale di artiglieria e nel 1720 nominato viceré di Sardegna e rieletto nel 1726. Nel 1724 fu eletto governatore della cittadella di Torino.Nel 1731 fu eletto gran ciambellano del re. Morì nel 1732.
Parliamo del Bastione. La parte bassa della struttura si affaccia su piazza Costituzione, all’incrocio tra le vie delle passeggiate e dello shopping, via Garibaldi e via Manno.
È inconfondibilmente un simbolo di Cagliari, uno dei suoi complessi monumentali più maestosi e di maggior pregio, nonché prestigioso spazio espositivo.
La passeggiata coperta e la maestosa terrazza Umberto I furono progettate da Giuseppe Costa e Fulgenzio Setti, su un’idea di metà Ottocento dall’architetto Gaetano Cima, e costruite in stile classicheggiante tra 1896 e 1902 sulle antiche cortine difensive del circuito fortificato della città medievale. Il bastione di Saint Remy è il risultato di spianamento e riutilizzo degli antichi bastioni dello Sperone e della Zecca, costruiti dagli spagnoli nella seconda metà del Cinquecento.
L’imponente struttura è composta da colonne in calcare di colore bianco e giallo con capitelli in stile corinzio. Lo scalone principale, lungo, si snoda dalla piazza Costituzione con diverse rampe che si riuniscono a mezza altezza in un ampio pianerottolo.
Da qui si accede alla passeggiata coperta, che si sviluppa con vasti e luminosi ambienti, dipinti con colori vivaci e chiusi da grandi arcate. Sotto un grande arco, che domina tutta la costruzione, si trova un’ulteriore scala con due rampe circolari che conduce fino alla terrazza Umberto I da cui si gode di un magnifico panorama su tutta la città e verso il mare. Il piazzale ha altre due rampe che conducono al bastione di santa Caterina.
La scalinata e l’arco di trionfo, danneggiati dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, a partire dal 1946 furono fedelmente ricostruiti. Durante il corso degli anni, gli ampi spazi della passeggiata coperta furono adibiti a molteplici funzioni: inizialmente sala banchetti, in epoca bellica infermeria e, successivamente, rifugio per gli sfollati. Nel 1948, inoltre, ospitò la prima edizione della Fiera internazionale della Sardegna.

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