Lutto nel mondo dell’archeologia sarda: Luca Restelli, protagonista degli scavi di Nora muore in un incidente

A piangere la sua scomparsa sono i suoi tanti colleghi e tutti coloro che lo hanno visto all'opera nel corso degli scavi di Nora, la sua prima grande palestra archeologica.
Il mondo dell’archeologia italiana, sarda in particolare, è in lutto dopo la tragica scomparsa di Luca Restelli.
Il 30enne archeologo, originario della provincia di Cremona, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto nella notte lungo la strada provinciale 91, in Lombardia. La sua auto si è scontrata con un camioncino del latte e il giovane studioso è morto sul colpo.
A piangere la sua scomparsa sono i suoi tanti colleghi e tutti coloro che lo hanno visto all’opera nel corso degli scavi di Nora, la sua prima grande palestra archeologica.
“Se ne va nel modo più terribile e inaspettato un ragazzo fuori dall’ordinario, un allievo, un amico, un fratello; uno dei figli di Nora, che da Nora ha preso e appreso, ma a cui ha saputo anche dare – si legge in un post della Missione archeologica a Nora dell’Università di Milano -. Non solo dare picconate, non solo dare il suo corpo e la sua mente. Luca a Nora ha dato sorrisi, ha dato passione, ha dato felicità e spensieratezza, ha dato i suoi sogni e amore incondizionato ed eterno. A Nora ha dato l’anima, come l’ha data a tutti noi dal primo istante in cui l’abbiamo conosciuto. Oggi è un giorno molto triste per tutti noi, per l’archeologia e per il nostro piccolo mondo, ma domani il sole splenderà più forte di prima e noi lo guarderemo col sorriso, perché è questo che tu ci hai insegnato, caro Luca. Che la terra ti sia lieve, come è sempre stata per te”.
“La Soprintendenza si stringe con sincero affetto agli amici e colleghi della missione archeologica dell’Università di Milano e alla famiglia di Luca Restelli, venuto a mancare tragicamente la scorsa notte. Per anni Luca ha contribuito con passione e professionalità alla ricerca e allo studio dell’area archeologica di Nora, a cui era particolarmente legato. Oltre alle indubbie capacità di giovane, ma ormai consolidato ricercatore e studioso, ci mancheranno la disponibilità, la gentilezza e il sorriso con cui affrontava il lavoro e la vita”. Questa la nota della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari.

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