Lo sapevate? 18 milioni di anni fa viveva in Sardegna una giraffa nana, il “Sardomeryx oschiriensis”

A raccontare la scoperta di questa specie è uno studio pubblicato nel 2018 sulla prestigiosa rivista inglese “Journal of Systematic Palaeontology” e riportato sul sito dell'Università di Cagliari.
La taglia più ridotta della fauna sarda è un fatto che deriva storicamente dall’isolamento e dell’adattamento delle specie animali a un ambiente più ridotto e “chiuso”.
Oltre alle specie attuali, sono esempio di questo anche le specie animali oramai estinte che popolavano l’Isola milioni e milioni di anni fa.
Una di queste si chiamava “Sardomeryx oschiriensis” ed era un antenato diretto della giraffa africana. Rispetto alla sua discendente aveva dimensioni notevolmente più contenute e non presentava il caratteristico collo lungo.
A raccontare la scoperta di questa specie è uno studio pubblicato nel 2018 sulla prestigiosa rivista inglese “Journal of Systematic Palaeontology” e riportato sul sito dell’Università di Cagliari. Lo studio portava infatti la firma di due allora ricercatori dell’ateneo cagliaritano, Gian Luigi Pillola e Daniel Zoboli.
La ricerca, condotta insieme a Bastien Mennecart e Loïc Costeur (rispettivamente dei Musei di storia naturale di Basilea e Vienna), ha esaminato i resti fossili ritrovati nel nord Sardegna del “giraffomorfo” endemico vissuto nell’isola nel Miocene inferiore, che si estinse senza lasciare discendenti. La specie venne istituita solo nel 2008, grazie al lavoro del paleontologo olandese Jan Van Der Made, che analizzò i primi resti fossili rinvenuti ad Oschiri nel 1903 e conservati al Natural Hystory Museum di Londra.
Recentemente sono stati ritrovati nuovi fossili in depositi lacustri risalenti al Miocene inferiore, tra i 18 e i 19 milioni di anni fa, e affioranti in una vasta area del nord Sardegna. “Lo studio dei nuovi resti fossili, ritrovati vicino al piccolo paese di Laerru, ha permesso non solo di reinterpretare la posizione filogenetica di questa specie insulare, classificando Sardomeryx come un membro basale del gruppo Palaeomerycoidea, ma anche di fare il punto sulle fasi più antiche della storia evolutiva dei giraffomorfi, gruppo di ruminanti oggi rappresentato dalla sola famiglia dei giraffidi”, ha spiegato il paleontologo Daniel Zoboli, in un’intervista per il National Geographic.
La nuova ricerca ha portato all’individuazione dell’antenato continentale comune alla specie insulare sarda estinta e alle giraffe: un ruminante poco conosciuto, vissuto nel sud della Francia e in Spagna appartenente al genere Bedenomeryx, che popolò l’area sardo-corsa prima del distacco di questa dalle coste europee. Secondo quanto espresso dagli studiosi, Bedenomeryx risulterebbe essere il membro più antico del gruppo dei giraffomorfi, collocando così la loro origine nell’Oligocene.
Gli antenati delle giraffe avevano, però, un aspetto diverso da quello che si potrebbe immaginare. “Purtroppo, i resti fossili di Sardomeryx e dei suoi parenti più prossimi sono molto frammentari e non permettono una ricostruzione dettagliata – ha precisato Zoboli – Probabilmente, aveva le dimensioni di una pecora o di un piccolo cervo ed era sprovvisto di corna. La cosa certa, invece, è che i maschi erano muniti di canini superiori robusti, proprio come alcuni ruminanti attuali e fossili. Pertanto, non si dovrebbe pensare ad un animale dal lungo collo, prerogativa delle giraffe attuali”.
[Fonte: Università degli studi di Cagliari]

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