Disastro rossoblù: il Cagliari si addormenta e perde contro il Venezia. All’Unipol Domus finisce 1-4

Che disfatta! Sarebbe dovuta essere la giornata del riscatto e invece...
Che disfatta! Sarebbe dovuta essere la giornata del riscatto: all’Unipol Domus si sfidano Cagliari e Venezia, nella mente di tanti, squadra e tifosi, scorrono ancora le immagini del 22 maggio scorso, data che segna la retrocessione dei sardi in B, ma anche oggi la squadra guidata da Liverani delude gli oltre 12 mila tifosi accorsi allo stadio, incassando ben quattro gol da un Venezia assettato di vittoria. I sardi sono reduci dalla sconfitta contro il Bari, mentre gli arancioverdi sono a secco di vittorie da quattro gare di fila. Nel primo tempo lagunari partono meglio dei sardi, costruiscono, ma sprecano anche molte occasioni. I padroni in questa prima frazione sfruttano al meglio una punizione dal limite per portarsi in vantaggio, grazie a una sassata di Mancosu. Nella ripresa, invece, la squadra di Liverani si addormenta, il Venezia ne approfitta e cala il poker, portando a casa la vittoria.
Primo tempo. Poche azioni saliente e qualche rara illusione di poter concludere l’azione nei primi 15’ minuti di gioco all’Unipol Domus. Al 16’ la prima occasione è per gli ospiti: errori in uscita dei rossoblù, Pohjanpalo smarca Novakovich in area, ma Radunovic riesce a chiudergli lo specchio. Ventesimo minuto ed è ancora 0-0. Al 2’ è ancora il Venezia che fa tremare i padroni: spizzata di Novakovich, Pohjanpalo fa sedere Alatre, rasoterra velenoso dal limite, palo interno, la palla ondeggia sulla linea, ma esce. Il Cagliari è ancora salvo, ma sono i arancioverdi i padroni assoluti del campo all’Unipol Domus. Proegue con ritmi blandi il match all’Unipol Domus, solo al 38’ la volta per il Cagliari. Rog steso a terra conquista una punizione. Si presenta Mancosu, una sassata sporcata da Pohjanpalo quella del numero 5 rossoblù, che beffa Joronen. Viene concesso un minuto di recupero.
Secondo tempo. Squadre nuovamente in campo con un cambio per il Cagliari: Makoumbou al posto di Rog. Barreca finisce la benzina dopo appena 3’ di gioco nella ripresa. Al suo posto Obert. Non perde tempo il Venezia che approfitta della distrazione di Zappa. Novakovich conquista un angolo. Cuisance serve Pohjanpalo che svetta in area di testa e non lascia scampo a Radunovic.
Non tarda ad arrivare il raddoppio degli ospiti: al 64’ arriva il gol Cheryshev che due minuti dopo cala il tris. Il Cagliari è allo sbando. Il pubblico intanto continua a sostenere i rossoblù, o almeno prova a trasmettergli un po’ di grinta ed entusiasmo. Niente da fare per il Cagliari non gira. All’82’ arriva anche il gol di Haps. Cagliari 1 – Venezia 4. Il pubblico si alza e inizia ad andare via tra fischi e contestazioni. La curva Nord, invece, non demorde e continua a sostenere i colori: il rosso e il blu. Tre minuti di recupero quelli concessi da Cosso per assaporare il disastro del Cagliari e la dalla curva Nord si alza un coro di disappunto: “andate a lavorare”, che accoglie gli applausi di tutto lo stadio. Non mancano neanche le contestazioni alla società. Il popolo rossoblù è deluso. La partita finisce tra i fischi dei sardi.
CAGLIARI (4-3-1-2): Radunovic; Zappa (74’ Luvumbo), Altare, Goldaniga, Barreca (47’Obert); Nandez, Deiola, Rog (45’ Makoumbou); Mancosu; Pereiro (60’ Falco), Pavoletti (60’Lapadula). A disposizione: Aresti, Carboni, Di Pardo, Dossena, Obert, Lella, Makoumbou, Viola, Falco, Luvumbo, Millico, Lapadula.
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Wisniewski, Modolo, Ceccaroni; Zampano, Busio (89’ Candela), Andersen (60’ Tessmann), Cuisance (60’ Cheryshev), Haps; Pohjanpalo (74’ Fiordilino); Novakovich. A disposizione: Maenpaa, Bertinato, Tessmann, de Vries, Fiordilino, Johnsen, Tcherychev, Pierini, Candela, Svoboda, Zabala, St Clair.
Arbitro: Francesco Cosso di Reggio Calabria
Marcatori: Mancosu 38’, Pohjanpalo 50’, Cheryshev 64’- 66’, Hpas 82’
Ammoniti: Zampano, Rog, Goldaniga, Haps, Deiola.

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