Sono stati abbandonati da cuccioli al rifugio di Gonnosfanadiga e da allora hanno vissuto tutta la vita dentro alla struttura. I due fratelli hanno trovato la forza dall’amore che li ha sempre uniti: un legame incredibile che ha permesso loro di trascorrere l’esistenza serenamente tra le cure e le attenzioni delle volontarie e la loro reciproca protezione.

Sansone e Ursus hanno 30 anni in due, sono molto anziani: nonno Sansone è malato e non riesce a camminare ma suo fratello lo veglia, lo coccola, non lo abbandona un attimo. I due sono diventati negli anni al rifugio un simbolo di amore fraterno. Guardate le incredibili immagini che raccontano del loro amore: quanto abbiamo ancora da imparare dagli animali?

Senza una vera famiglia, nelle strutture che accolgono gli animali abbandonati, malati, maltrattati come Amici degli Animali di Gonnosfanadiga molto spesso i legami tra i cani sono molto speciali: i due nonnini di cui vi abbiamo parlato oggi ne sono un bellissimo esempio.

I nonnini insieme a Caterina Uccheddu la responsabile del rifugio

Rifugio Amici degli Animali Gonnosfanadiga: pagina Facebook.
Per info 3486995817.

Ecco quello che genera l’indifferenza. Perché per ridursi in quelle condizioni non ci vogliono 2 ma neanche 5 giorni: quanto tempo avrà passato questa povera cagnetta buttata in un angolo di una strada, piena di parassiti, morsi, in attesa della fine? Ed è mai possibile che nessuno l’abbia vista prima che riducesse in questo stato? Elisabetta, così l’hanno chiamata le volontarie che ora l’hanno in cura, è stata soccorsa da una ragazza che l’ha raccolta dall’angolo di una strada in cui si era rannicchiata, aspettando la fine. In stato comatoso, piena di morsi, scheletrica, dopo aver appena partorito dei cuccioli che non saprà mai dove possano essere.

Elisabetta ha partorito da poco: oltre al dolore fisico ha dovuto subire anche la brutale separazione dai suoi cuccioli. “Ci domandiamo dove sia finita la pietà, come sia possibile ridurre una vita in queste condizioni”, si chiedono le volontarie del rifugio Lida di Olbia, impegnate 24 ore su 24 a salvare dalla strada e da situazioni inimmaginabili, centinaia di cani del territorio ogni anno. Ricordiamoci che il loro duro lavoro senza una politica di sterilizzazioni e lotta severa agli abbandoni, non potrà mai risolvere la piaga del randagismo, una vera spina nel fianco per tutte le associazioni, canili e rifugi della nostra Isola.

Dopo un’estate terribile su questo fronte, l’ennesima, ecco che continuano a fare il loro ingresso al rifugio I Fratelli Minori, cani e gatti con alle spalle storie di terribile indifferenza e dolore come Elisabetta. Aiutare e supportare le volontarie è possibile non solo tramite le adozioni ma con donazioni non solo in denaro ma anche in materiali utili (coperte, cibo, tappeti, traverse, medicinali).

Contatti 3334312878 – [email protected]
Estremi per donazione http://www.lidasezolbia.it/donazioni/
Per spedizione aiuti
LIDA Sez. Olbia – rifugio I Fratelli Minori
Località Colcò n. 13 – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000 01976050904