Cagliari, nuovo lungomare a Su Siccu con la passerella da Bonaria

Una passerella pedonale che attraverserà viale Diaz e viale Colombo. E che unirà la basilica di Bonaria al mare: cosa ne pensate?
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Su Siccu, un nuovo orizzonte
Un progetto realmente condiviso nella visione di una città che cambia.
E’ il Progetto Guida “Su Siccu” presentato nella mattinata del 13 settembre presso il Teatro Massimo dal Sindaco Paolo Truzzu e dall’architetto Laura Peretti, della quale la riqualificazione di quest’ampia area fronte mare, che si estende da via Roma a Sant’Elia, passando per Bonaria e la Fiera, porta la firma.
Alla presentazione pubblica erano presenti il Presidente della Camera di Commercio Maurizio De Pascale e il Direttore Generale dell’Autorità Portuale Natale Ditel.
“Su Siccu chiude idealmente il cerchio – ha affermato il sindaco Truzzu- di una pianificazione che portiamo avanti da tre anni, che comprende la variante su Marina Piccola, la riprogettazione dello Stadio Sant’Elia e dell’area attigua e la riqualificazione di Via Roma. Oggi aggiungiamo questo nuovo tassello, per la cui definizione sono stati coinvolti tutti gli enti territoriali interessati: il Comune e la Regione in primis, la Camera di Commercio insieme all’Ente Fiera, l’Autorità Portuale e la Curia, in un’ottica di fattiva collaborazione”. “E’ un fatto che non ha precedenti – ha aggiunto a questo proposito il Vice Sindaco Giorgio Angius – e per questo devo fare un plauso al Sindaco, che è riuscito a tenere insieme tutti i soggetti interessati in un’ottica di sistema, con l’obiettivo comune di riconnettere finalmente la città al suo mare, il completamento ideale di un percorso ventennale iniziato con il Sindaco Delogu”.
“Delle quattordici città metropolitane italiane – ha aggiunto il Sindaco – nove sono città di mare e tutte stanno trasformando il loro lungomare, recuperando spazi non fruiti rendendoli ai cittadini e lo stesso avviene nelle principali città portuali europee. Cagliari vuole essere parte attiva in questo processo”.
Nuove percorrenze privilegiate, quindi, che diventino luoghi identitari per la città, in un continuum fluido che superi la frammentazione attuale,favorendo così un utilizzo polifunzionale del litorale.
Il progetto parte dalla messa a sistema delle macro aree costituite dalla Fiera e dal Porto, nella parte in prossimità del Padiglione Nervi, ricollegando al contempo la parte residenziale, arretrata rispetto al mare, rimagliando il sistema del lungomare con la città.
Elementi caratterizzanti del progetto e sua cifra stilistica: la passerella pedonale, che nell’idea dell’architetto Peretti dovrebbe partire dalla scalinata di Bonaria per arrivare direttamente al mare dove verrà sistemata la statua della Vergine, connettendo così Piazza dei Centomila, la pineta e il lungomare; lo spazio panoramico sospeso sopra le diverse aree, un “mirador” nelle parole dell’architetto, una struttura circolare che unirà gli spazi della Fiera, il Padiglione Nervi e Sant’Elia e che potrà essere utilizzato anche come luogo di divertimento e di aggregazione; l’asse verde attrezzato che attraverserà tutta l’area porto da viale Diaz fino al mare e l’asse parallela che attraverserà la fiera, in continuità con il tessuto artigianale previsto nella zona.

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Sapete perchè lungo le strade della Sardegna (e non solo) ci sono gli oleandri? Ve lo spieghiamo noi

Dietro la presenza dell’oleandro lungo le strade non c’è solo una scelta estetica, ma una combinazione di motivazioni.
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Chi viaggia per le strade della Sardegna – ma anche in molte altre zone d’Italia – avrà notato una costante presenza verde e fiorita ai bordi dell’asfalto: l’oleandro. Sappiate però che non viene piantato a caso: la scelta risponde a precise scelte strategiche e ambientali.
Ecco i cinque motivi che spiegano perché proprio gli oleandri sono stati scelti per accompagnare chilometri e chilometri di carreggiate.
Una barriera naturale contro la fauna selvatica
Il primo motivo è legato alla tossicità dell’oleandro. Questa pianta contiene principi attivi che la rendono pericolosa per molti animali. Un dettaglio che diventa un vantaggio: la sua presenza disincentiva gli animali selvatici dal cercare cibo lungo la strada, riducendo così gli attraversamenti improvvisi che spesso causano incidenti, soprattutto di notte. In questo modo, si protegge sia la fauna che gli automobilisti.
Un piccolo ecosistema tra asfalto e traffico
Nonostante la tossicità, l’oleandro ha anche un ruolo positivo per la biodiversità. I suoi fiori attraggono numerosi insetti impollinatori, contribuendo a creare microhabitat e piccoli corridoi ecologici anche in ambienti fortemente antropizzati, come autostrade e strade statali. Una funzione importante per mantenere un minimo equilibrio ecologico nei territori attraversati dal traffico.

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Una pianta che resiste al clima estremo
L’oleandro è una pianta mediterranea per eccellenza, abituata a sopportare lunghi periodi di siccità, temperature elevate e l’esposizione diretta al sole. Questo la rende ideale per i bordi stradali, dove l’asfalto rovente e la scarsità d’acqua creano condizioni estreme. Mentre altre specie appassirebbero rapidamente, l’oleandro continua a fiorire rigoglioso.
Più sicurezza alla guida, meno distrazioni
Oltre al valore ecologico, l’oleandro ha un’importante funzione legata alla sicurezza stradale. La sua chioma fitta e compatta può schermare la luce degli abbaglianti provenienti dai veicoli che arrivano in senso opposto, migliorando la visibilità e riducendo l’affaticamento visivo. In caso di uscita di strada, inoltre, questi arbusti possono contribuire ad assorbire parte dell’urto, riducendo l’impatto. E infine, la loro presenza tra le carreggiate disincentiva sorpassi azzardati, rendendo il traffico più ordinato.
Costi di gestione minimi
Infine, gli oleandri richiedono pochissima manutenzione. Non necessitano di irrigazione frequente né di cure particolari, resistono a malattie e condizioni avverse, e crescono con facilità. Tutto questo si traduce in un notevole risparmio economico per gli enti pubblici che gestiscono le strade: una scelta intelligente, sia dal punto di vista ambientale che finanziario.

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