C’è una drammatica svolta nelle indagini sulla morte di un operaio alla Gesam di Truncu Reale a Sassari avvenuta il 25 luglio scorso e il maxi incendio divampato nei giorni successivi

L’autopsia ha stabilito che Antonio Masia non è morto in seguito a un malore, ma a causa di un mezzo operatore. Il suo corpo – sempre secondo le indagini – sarebbe stato occultato per diverse ore prima di essere stato ritrovato dopo l’sos della moglie.

L’incendio gigantesco divampato il 6 agosto, di cui è stata accertata la natura dolosa, potrebbe essere quindi connesso ai tragici fatti che hanno portato al decesso di Antonio Masia.

Sul caso indaga Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Sassari su ordine della Procura di Sassari, mentre i primi accertamenti erano stati svolti dai Vigili del Fuoco e dalla Squadra Mobile di Sassari. Una persona risulta indagata.

Momenti di tensione ieri su un treno regionale diretto a Oristano, quando un giovane di 20 anni ha minacciato con un coltello il capotreno impegnato nella verifica dei biglietti.

Secondo quanto ricostruito dalla Questura di Oristano, il ragazzo ha rivolto minacce verbali all’operatore, intimidendolo poi mostrando un coltello di grosse dimensioni e danneggiando un sedile del convoglio. La situazione, ritenuta pericolosa a bordo, ha richiesto l’intervento della Polizia ferroviaria.

All’arrivo del treno a Oristano, il giovane è stato individuato dal personale della Polfer. Nonostante i ripetuti inviti a posare l’arma, il 20enne non ha obbedito, costringendo un agente a estrarre il taser, senza però usarlo, riuscendo comunque a convincerlo a lasciare cadere il coltello e porre così fine alla minaccia. Il giovane è stato denunciato per minaccia a pubblico ufficiale, porto abusivo di arma e danneggiamento degli arredi del treno.