Il confronto social tra Giorgia Meloni e l’attivista lgbt Marco Marras: “Ho ricordato che siamo tutti uguali”
Dopo la contestazione di ieri il giovane Marco Marras ha scritto un post a cui la leader di Fratelli d'Italia ha risposto. Una conversazione piuttosto civile tra i due dopo il confronto più aspro vissuto ieri sul palco di piazza del Carmine.
“Ormai il mio nome è uscito, sono Marco Marras e sono il ragazzo che ieri è salito sul palco della Meloni.
Ho voluto in maniera pacifica esprimere il mio dissenso sulla sua visione della famiglia e ho voluto ricordargli che siamo tutti uguali o come direbbe lei Fratelli d’Italia, di un’unica nazione dove dovrebbe esserci il diritto di potersi costruire una famiglia che sia essa tra due uomini o due donne e che possano accedere alle adozioni”.
Queste le parole usate da Marco Marras, il giovane di 24 anni che ieri è salito sul palco di piazza del Carmine per contestare Giorgia Meloni, all’indomani del confronto tra i due.
“Per il resto ringrazio la leader Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia per il confronto e la polizia per essere stata buona con me perché ha capito che tipo di persona io sia, ovvero un ragazzo che voleva solo esprimere la sua opinione – aggiunge il giovane -. Ringrazio tutti. Comunque signora Meloni i cambiamenti si possono frenare ma saranno inevitabili e in Italia in futuro potrò sposarmi e adottare”.
“Marco sei stato molto coraggioso e, come ho detto ieri, ho grande rispetto di chi ha il coraggio di difendere ciò in cui crede – ha replicato la leader del partito di centrodestra -. Anche io penso che siamo tutti uguali e tutti Fratelli e penso che ciascuno abbia diritto ad amare chi vuole, e che lo Stato debba farsi i fatti suoi. Oggi ci sono le unioni civili e in Italia puoi tranquillamente legarti ufficialmente con chi vuoi; non proporrei di togliere questo diritto. Non sono d’accordo sull’adozione, come sai, ma non perché consideri il tuo sentimento di minore valore rispetto a quello che provano un uomo e una donna. Considero giusto, per intenderci, anche che lo Stato italiano non consenta l’adozione da parte dei single e penso che non mi dirai per questo che sono “singleofoba”, come non sono omofoba. Lo considero giusto perché penso che un bambino abbia diritto a crescere con un padre e una madre. Io sono cresciuta in una famiglia monogenitoriale. Non posso dire di essere stata infelice, ma mi è mancato un padre? Sì, non posso negarlo. Se lo dico tolgo qualcosa all’amore incondizionato di mia madre? No. Non siamo d’accordo su questo, io e te, ma non significa che io ti debba odiare o che tu debba odiare me. Rispetto e cerco di comprendere il tuo punto di vista: spero che prima o poi anche tu riesca a fare la stessa cosa. E spero che un giorno vorrai parlarne con calma, senza telecamere e senza sensazionalismi. Ti auguro tutto il meglio e mantieni il tuo coraggio”.
“Giorgia Meloni si possono avere idee diverse questo non lo discusso – ha scritto Marras in una controreplica -. Ciò che non discuto sono i diritti alla genitorialità che sono come diritti umani di base. Rispetto il suo dolore per la sua storia familiare ma spero che il mio manifestare dissenso verso le sue idee conservatrici non degenerino in una denuncia perché bisogna essere coraggiosi come dice lei ma bisogna garantire alle persone come me che sono state rispettose, nessuna azione legale, il diritto democratico al dissenso senza ripercussioni. Per il resto lei può avere la sua idea di famiglia io rimango dell’idea che la genitorialità debba essere conessa a tutti gli adulti capaci a prescindere dal loro orientamento sessuale. Cordiali saluti”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA