«Lo tenete qualche giorno?», ma passano 12 anni. Nonno Leon, abbandonato al rifugio di Gonnosfanadiga dal suo padrone

Nonostante il triste passato Leon è diventato negli anni l'angelo custode di una cagnetta storica del rifugio, non vedente.
Aveva detto alle volontarie che dopo qualche giorno sarebbe tornato a prenderlo: da allora sono passati 12 anni. Questa è la storia di Leon, diventato ormai un nonnetto storico del rifugio di Gonnosfanadiga Amici degli Animali. Il cane tutti questi anni trascorsi nella struttura li ha passati ad aspettare quello che credeva essere il suo padrone: ma da quell’abbandono non si è mai completamente ripreso. Il suo carattere schivo e timoroso fa capire che la sofferenza in lui ha creato un vuoto che ormai forse non si colmerà più.
“Provammo a chiamare il padrone ma trattò male anche noi, ci raccontano le volontarie del rifugio. Quando poi abbiamo scoperto come il povero cane veniva tenuto abbiamo deciso di rendergli la dignità che gli spettava e l’abbiamo tenuto con noi. E qui il suo musino è imbiancato”.
Nonostante questo è diventato negli anni l’angelo custode di una cagnetta storica del rifugio, non vedente: lui e Rosy (volata sul ponte dell’arcobaleno l’anno scorso) vivevano nello stesso box. Leon non l’abbandonava mai: lei, completamente cieca, si faceva guidare e supportare dal suo compagno che la accudiva con amore e infinita dedizione.
Nonno Leon, un cane che ha conosciuto l’inferno, la sofferenza e l’abbandono da chi credeva l’avrebbe amato per sempre, degli umani non è riuscito più a fidarsi del tutto ma ha fatto la differenza per una cagnetta, salvandole l’animo. Un’altra storia che ha tanto da insegnarci e che ha i nostri amici cani come protagonisti: aiutiamoli supportando il durissimo impegno delle volontarie dei tanti, troppi rifugi e canili della nostra Isola. Anche una condivisione sulla bacheca giusta può cambiare la vita a uno di loro.
Per info: pagina FB Rifugio Amici degli Animali Gonnosfanadiga – 3486995817.

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