Colpito alla testa da un bus a Cagliari: è morto Martin, 31enne molto noto in città
Era molto conosciuto a Cagliari, aveva lavorato in alcuni locali come barman e cameriere ed era volontario della Caritas.
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Non ce l’ha fatta il 31enne colpito alla testa da un autobus, ieri, mentre si trovava in viale Diaz a Cagliari.
La vittima, Remesha Martin Elvis King, nato in Burundi ma residente in città da quando era ragazzino, è morto al Brotzu dove era ricoverato in gravissime condizioni.
Dalle prime ricostruzioni, pare che il giovane si sia chinato mentre aspettava l’autobus per raccogliere un oggetto caduto ad un’amica e che abbia perso l’equilibrio, scivolando sul marciapiede, proprio mentre arrivava il mezzo.
Gli amici, presenti alla tragedia, sono ancora sotto choc.
Era molto conosciuto a Cagliari, aveva lavorato in alcuni locali come barman e cameriere e faceva parte della Caritas.
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Gianfranco Zola in versione Lego: il tributo d’arte di Maurizio Lampis al mito del calcio sardo

L’opera è un quadro-mosaico realizzato con circa 3.000 mattoncini LEGO.
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Un’icona del calcio sardo rivive attraverso l’arte dei mattoncini. Maurizio Lampis, artista dei mattoncini e fondatore del museo Karalisbrick, ha realizzato una nuova opera e stavolta l’ha dedicata a Gianfranco Zola, «per me il più grande calciatore sardo di sempre».
«È il mio tributo a Gianfranco Zola – racconta Lampis – un campione che ha vestito maglie prestigiose come quelle di Napoli, Parma, Chelsea e del Cagliari, prima del ritiro». Un omaggio sentito a un fuoriclasse che ha scritto pagine indimenticabili della storia del calcio italiano e internazionale.
Soprannominato in Inghilterra “The Magic Box” per le sue giocate di pura fantasia, classe ed eleganza, Zola è stato un simbolo soprattutto ai tempi del Chelsea, dove ha conquistato il cuore dei tifosi con il suo talento raffinato e imprevedibile.
L’opera è un quadro-mosaico realizzato con circa 3.000 mattoncini LEGO, assemblati uno a uno in due settimane di intenso lavoro. Un progetto che unisce passione sportiva e creatività artistica, trasformando il volto di un campione in un’immagine iconica fatta di colori e geometrie.
Ancora una volta Maurizio Lampis dimostra come i mattoncini possano diventare uno strumento d’arte capace di raccontare storie, emozioni e grandi miti, rendendo omaggio a uno dei simboli più amati della Sardegna sportiva.
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