I grandi attori di Hollywood sono sempre più appassionati e innamorati della Sardegna.

Sempre più spesso si addentrano nell’Isola alla scoperta dei luoghi meno battuti dal turismo di massa. L’ultimo in ordine di tempo è stato Mark Ruffalo, noto per decine e decine di film di straordinario successo come il premio Oscar “Il caso Spotlight” e per il nuovo ruolo di “Hulk” nella saga Avengers.

Ruffalo, di origini italiane, è andato a conoscere le tradizioni e l’archeologia della Sardegna. Prima ha fatto tappa nel centro storico di Sassari per fare shopping di abbigliamento tradizionale sardo nel negozio quasi secolare Bagella nel corso Vittorio Emanuele II.

Grande lo stupore e l’orgoglio dei titolari: “Chi l’avrebbe mai detto che un giorno avremo avuto l’occasione non solo di stringere la mano, ma anche di cucire e confezionare degli abiti per un Avenger? – si legge in un post -. Ebbene sì, abbiamo avuto l’immenso piacere di poter ospitare all’interno della nostra bottega l’incredibile Hulk! Un’esperienza indimenticabile, che ci ha reso felici ed entusiasti, ma soprattutto orgogliosi del fatto che d’ora in poi un pezzo di Sardegna, verrà portata indosso anche dal grandissimo Mark Ruffalo, attore di livello mondiale, capace di calarsi agevolmente sia nei panni fantastici del supereroe verde, che in quelli drammatici del giornalista nel film premio Oscar “Il Caso Spotlight””.

Dopo lo shopping di berrittas, gambales e cosingius, Ruffalo è andato a visitare il monumento sardo per eccellenza, Su Nuraxi a Barumini, accompagnato da una guida, “Inside Sardinia Guide”.

“”Vogliono andare tutti a Porto Cervo” : mi disse, tempo fa, la titolare di un’agenzia. Oggi le vorrei rispondere: “Mi sa di no, invece”. Ci sono anche persone a cui non interessa andare a Porto Cervo (senza nulla togliere a Porto Cervo, per carità). Ci sono ad esempio persone come l’attore Mark Ruffalo che, nonostante la sua celebrità, nonostante abbia la possibilità di viaggiare in tutto il mondo, ha scelto di venire in Sardegna – scrive su Facebook Laura, guida turistica -. Non ha scelto Porto Cervo, ma ha scelto (tra i vari luoghi) Bosa, la Barbagia e, nonostante il caldo, ha scelto di visitare il pozzo sacro di Santa Cristina di Paulilatino e il nuraghe Su Nuraxi di Barumini. Ha scelto di scoprire un po’ più a fondo quest’isola , di capire cosa si nasconde dietro quel mare azzurro smeraldo. Grazie a Travel Motus (che ringrazio anche per la fiducia riposta in me) ho avuto il piacere e l’onore di accompagnare lui e la sua famiglia e di spiegargli quanto straordinaria sia la civiltà nuragica. E’ stato emozionante vedere l’ammirazione e lo stupore nello scoprire le opere di questa grande civiltà che, ripetendo un suo commento, “Dovrebbero essere conosciute in tutto il mondo!.”

La campionessa di pallavolo Alessia Orro, sarda di Narbolia, è stata ospite oggi pomeriggio nel salotto di Verissimo su Canale Cinque, dove si è raccontata a cuore aperto a Silvia Toffanin in un’intervista intensa e ricca di emozioni.

La palleggiatrice della Nazionale italiana ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera, dagli esordi nella sua amata Sardegna fino ai grandi traguardi raggiunti con la maglia azzurra, parlando del duro lavoro, dei sacrifici e della passione che l’hanno portata a diventare uno dei volti simbolo del volley italiano.

Con il sorriso e la semplicità che la contraddistinguono, Alessia ha parlato anche della sua vita privata, dell’amore, delle amicizie e di quanto sia fondamentale avere accanto persone vere nei momenti più difficili.

Ma il momento più toccante dell’intervista è arrivato quando ha parlato della sua terra e dei suoi affetti più profondi, ricordando con commozione le sue origini sarde e il legame indissolubile con la famiglia. “Nonno Peppino è la mia forza”, ha detto con la voce carica di emozione, rendendo omaggio all’uomo che più di tutti le ha trasmesso i valori dell’impegno e della determinazione.

Un racconto autentico, quello di Alessia Orro, che dimostra come dietro una campionessa ci sia sempre una persona che porta dentro di sé la forza delle proprie radici, l’amore per la famiglia e l’orgoglio di rappresentare la propria terra, la Sardegna, dentro e fuori dal campo.