In Sardegna non mancano i luoghi suggestivi e ricchi di fascino.

Uno di questi è sicuramente è il parco archeologico di “Biru de Concas”, letteralmente significa sentiero delle teste, che si trova nel territorio di Sorgono.

Qui si può ammirare la più grande concentrazione di menhir del Mediterraneo – oltre duecento – lavorati dagli scalpellini e che risalgono a circa 5mila anni fa.

Molte di queste pietre sacre sono ancora in piedi,  altre sono cadute a terra o spezzate e sicuramente tante sono ancora nascoste nel terreno.

Questi menhir sembrano “guerrieri” antichi messi a guardia di questi luoghi e sono orientati a ovest dove tramonta il sole.

“Biru Concas” viene denominato la “Stonehenge” sarda, ma non ha niente da invidiare con il celebre complesso megalitico della Gran Bretagna.

Innanzitutto perché è più antico e a differenza del sito archelogico inglese, dove sono state spostate le pietre alle fine dell’ottocento del secolo scorso, i menhir di “Biru Concas” si trovano ancora nella stessa posizione in cui sono state ritrovate.

Inoltre nel sito archeologico del Mandrolisai, si possono ancora osservare resti di capanne circolari, mentre a poca distanza si possono ammirare: due nuraghi –  uno “a corridoio” e il maestoso Talei -,  una tomba di Giganti e un dolmen.

Per arrivare al sito, basta prendere la strada che da Sorgono porta al Santuario di San Mauro e successivamente proseguire per alcuni chilometri.

Sicuramente un luogo della Sardegna da conoscere e visitare.

Nel corso di due distinte operazioni di Polizia condotte nel fine settimana la Squadra Mobile della Questura ha tratto in arresto due persone responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In un terreno ubicato alla periferia del capoluogo, in uso ad un 30enne di Nuoro, gli Agenti hanno recuperato circa 130 Kg di canapa già “sbocciolata” contenuta all’interno di alcuni bidoni.

La successiva perquisizione presso il domicilio ha consentito il rinvenimento di altri 4 Kg di cannabis che, dai primi test di laboratorio, è apparsa subito contenere un THC superiore al limite consentito. Il prodotto, peraltro, era confezionato in bustine e, dunque, pronto ad essere immesso sul mercato.

Durante altro servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio in città la Squadra Mobile con il concorso del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta ha effettuato una perquisizione all’interno dell’abitazione di un soggetto con precedenti specifici per droga.

Qui, occultati in vari punti della casa, sono stati recuperati circa 700 grammi di canapa con alta concentrazione di THC già confezionata per lo spaccio.

I due individui sono stati posti in stato di arresto presso i rispettivi domicili in attesa dell’udienza di convalida. In mattinata odierna gli arresti sono stati convalidati dal G.I.P. di Nuoro, che per entrambi i soggetti ha disposto la misura cautelare
dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.