Tesina sulla cultura rom e licenza media conquistata, tanta soddisfazione per Asnija: obiettivo, diventare autista professionista
Aveva lasciato le scuole quando era ragazzina, ora però Asnija Sulejmanovic, 30enne dal cuore cagliaritano e rom, tra i banchi della "Francesco Ciusa" consegue la licenza media con una tesina proprio sulla cultura Rom.
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Asnija è nata a Cagliari ed è figlia di genitori di Sarajevo, scappati dagli orrori della guerra dell’ex-Jugoslavia ancor prima che lei venisse al mondo.
Un’infanzia e un’adolescenza vissute con la sua numerosa famiglia fra disagi e difficoltà, prima nel campo nomadi cagliaritano di via San Paolo, poi in quello sulla 554. E purtroppo anche tra i pregiudizi dei suoi coetanei.
Percorso scolastico interrotto da ragazzina, ma la voglia di studiare è rimasta sempre viva:così, dopo essersi riscritta alle scuole medie serali, Asnija ha conseguito qualche giorno fa la licenza media col massimo dei voti, presentando una tesina sulla cultura rom.
Ora l’obiettivo è quello di diventare un’autista professionista. Italiano e matematica tra le materie preferite, ma ad Asnija la scuola piace davvero e in commissione non c’hanno messo molto a capirlo. “In sede d’esame i professori sono stati gentilissimi e disponibilissimi. C’è chi mi ha consigliato di non fermarmi solamente alla terza media, ma di proseguire alle superiori. E ora ci penso su, magari al liceo linguistico o all’istituto alberghiero”.
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Doppio corteo a Cagliari, nessuno scontro tra Blocco studentesco e antifascisti, ma tensione con gli agenti: idranti sulla folla

Il corteo ha attraversato via Garibaldi, per poi proseguire in discesa verso via Lanusei. Ogni tentativo dei manifestanti di avvicinarsi a via Sonnino è stato respinto dalle forze dell’ordine con nuovi lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Dopo essere passati per via del Cimitero, i partecipanti sono stati nuovamente bloccati.
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Oggi a Cagliari si sono svolte due manifestazioni in contemporanea. Da un lato, un corteo di estrema destra organizzato da Blocco Studentesco, composto da circa cinquanta partecipanti; dall’altro, una manifestazione partita da piazza Garibaldi alle 16:00, con circa 1.500 cittadini e cittadine scesi in strada per esprimere la propria indignazione contro quella che hanno definito “una sfilata fascista”, ritenuta in contrasto con lo spirito antifascista della Costituzione italiana.
Non si sono verificati scontri né contatti diretti tra i due gruppi. Le tensioni si sono invece registrate tra la polizia e il corteo antifascista: gli agenti hanno infatti utilizzato lacrimogeni e idranti già alla partenza da piazza Garibaldi, provocando la dispersione di parte dei manifestanti e scoraggiando molte famiglie con bambini dal proseguire la marcia.
Il corteo ha attraversato via Garibaldi, per poi proseguire in discesa verso via Lanusei. Ogni tentativo dei manifestanti di avvicinarsi a via Sonnino è stato respinto dalle forze dell’ordine con nuovi lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Dopo essere passati per via del Cimitero, i partecipanti sono stati nuovamente bloccati.
Nel tentativo di risalire da via Sonnino per tornare in piazza Garibaldi, il corteo si è trovato ancora una volta di fronte alla polizia, che ha fatto un uso massiccio di lacrimogeni e idranti. La folla, visibilmente stordita, si è dispersa; molte persone hanno lamentato difficoltà respiratorie a causa dei gas.
La manifestazione si è distinta per la sua eterogeneità generazionale, con la presenza di studenti, lavoratori e pensionati. Gli unici momenti di forte tensione si sono verificati quando alcuni manifestanti in prima linea hanno lanciato bottiglie verso le forze dell’ordine, che hanno risposto con idranti e fumogeni.
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