La scoperta a Cagliari: un deposito di alimenti abusivo accanto al ristorante

Ieri a Cagliari, nell’ambito di una serie di controlli sulla ristorazione, i carabinieri del NAS hanno sottoposto a ispezione igienico sanitaria un esercizio pubblico. A seguito della verifica ispettiva i militari operanti hanno proceduto alla chiusura autoritativa immediata di un
Ieri a Cagliari, nell’ambito di una serie di controlli sulla ristorazione, i carabinieri del NAS hanno sottoposto a ispezione igienico sanitaria un esercizio pubblico.
A seguito della verifica ispettiva i militari operanti hanno proceduto alla chiusura autoritativa immediata di un deposito di alimenti funzionale all’attività, individuato nella via prospiciente, in quanto attivato senza che ne fosse stata informata l’autorità sanitaria, che deve essere posta nelle condizioni di poter svolgere la propria funzione di vigilanza sulla tenuta degli alimenti.
Il proprietario, responsabile legale della società che gestisce il ristorante, è stato quindi diffidato, nel rispetto delle norme vigenti, al ritiro di tutti gli alimenti depositati abusivamente presso quel sito clandestino. I carabinieri hanno altresì segnalato all’autorità l’avvenuta rimozione delle anomalie igienico strutturali precedentemente contestate a quell’esercizio pubblico, che già era stato visitato. Dopo essersi posto in regola sotto quest’ultimo profilo, il ristoratore ha però trascurato di segnalare la disponibilità e l’utilizzo di quel deposito.

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Poetto, vietato fare il bagno. Caldo, poco vento, barche (no, non è colpa dell’area cani), le possibili cause dell’inquinamento

Cagliari, revocato in parte il divieto di balneazione. Resta ancora nel tratto del Poetto compreso tra l’Ospedale Marino e l’Ottagono. Ecco le possibili cause (e no, non è colpa dei cani, come ha ipotizzato qualcuno).
Rientra parzialmente l’allarme inquinamento lungo la costa cagliaritana. Il sindaco Massimo Zedda ha firmato oggi l’ordinanza che revoca il divieto di balneazione nel tratto di litorale compreso tra il Porto Canale e il confine con il Comune di Capoterra, precedentemente interdetto a causa di valori non conformi rilevati dall’Arpas.
Resta invece in vigore il divieto nel tratto del Poetto compreso tra l’Ospedale Marino e l’Ottagono, dove permane una situazione critica. Il primo cittadino ha voluto chiarire pubblicamente le cause delle anomalie riscontrate, respingendo alcune ipotesi circolate nelle ultime ore:
“Il problema non dipende dai canali del Molentargius – ha affermato Zedda – che, come tutti sanno, non sfociano in mare: all’altezza dell’ippodromo l’acqua viene infatti aspirata tramite l’idrovora. È più verosimile che le cause siano da ricercare nelle temperature elevate, nella mancanza di vento e in possibili scarichi da parte di imbarcazioni”.
Il sindaco ha ribadito che l’amministrazione sta monitorando costantemente la situazione in stretto raccordo con l’Arpas: “Il Comune ha prontamente recepito le analisi dell’ente ambientale, intervenendo con tempestive ordinanze. Stiamo seguendo l’evoluzione e non escludiamo un miglioramento nei prossimi giorni, anche in virtù di un possibile cambiamento delle condizioni meteo”.
Intanto, cittadini e bagnanti possono tornare a godere di buona parte del litorale occidentale, in attesa che anche il tratto del Poetto venga restituito alla balneazione.

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