La scoperta a Cagliari: un deposito di alimenti abusivo accanto al ristorante

Ieri a Cagliari, nell’ambito di una serie di controlli sulla ristorazione, i carabinieri del NAS hanno sottoposto a ispezione igienico sanitaria un esercizio pubblico. A seguito della verifica ispettiva i militari operanti hanno proceduto alla chiusura autoritativa immediata di un
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Ieri a Cagliari, nell’ambito di una serie di controlli sulla ristorazione, i carabinieri del NAS hanno sottoposto a ispezione igienico sanitaria un esercizio pubblico.
A seguito della verifica ispettiva i militari operanti hanno proceduto alla chiusura autoritativa immediata di un deposito di alimenti funzionale all’attività, individuato nella via prospiciente, in quanto attivato senza che ne fosse stata informata l’autorità sanitaria, che deve essere posta nelle condizioni di poter svolgere la propria funzione di vigilanza sulla tenuta degli alimenti.
Il proprietario, responsabile legale della società che gestisce il ristorante, è stato quindi diffidato, nel rispetto delle norme vigenti, al ritiro di tutti gli alimenti depositati abusivamente presso quel sito clandestino. I carabinieri hanno altresì segnalato all’autorità l’avvenuta rimozione delle anomalie igienico strutturali precedentemente contestate a quell’esercizio pubblico, che già era stato visitato. Dopo essersi posto in regola sotto quest’ultimo profilo, il ristoratore ha però trascurato di segnalare la disponibilità e l’utilizzo di quel deposito.

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Come si dice autunno in sardo campidanese e da dove deriva questa parola?

La domanda per chi vuole approfondire la cultura isolana: come si dice autunno in sardo?
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Come si dice autunno in sardo campidanese e da dove deriva questa parola?
La domanda per chi vuole approfondire la cultura isolana: come si dice autunno in sardo?
Il fascino etimologico dell’autunno in sardo, tra latino e influenze iberiche.
La Sardegna è un’isola dalla ricchezza linguistica inestimabile, una terra dalle tante lingue e varianti che riflette la sua storia millenaria. Essendo stata colonizzata e occupata da tanti popoli, l’isola presenta numerose differenziazioni e inflessioni dialettali che ne fanno un caso studio per la linguistica romanza. In questo affascinante scenario, sorge spontanea la domanda per chi vuole approfondire la cultura isolana: come si dice autunno in sardo?
In una terra agro pastorale come la Sardegna, dove la vita è scandita dai momenti legati alla terra, l’autunno era un momento importante. Era la stagione della maturazione finale e delle prime fatiche invernali, cruciale per la sopravvivenza delle comunità.
Scopriamo come si dice in sardo campidanese. La denominazione più diffusa per indicare la stagione che succede all’estate non è autoctona, ma rivela le profonde stratificazioni culturali che hanno modellato il sardo. In sardo si dice atongiu, un termine che illustra perfettamente i legami storici dell’isola.
L’origine etimologica di questo vocabolo è triplice e affascinante. La forma atongiu è direttamente mutuata dallo spagnolo otono (o otoño in grafia moderna), un’influenza che testimonia il lungo periodo di dominazione iberica in Sardegna. A sua volta, il termine spagnolo deriva dal latino. La radice ultima del vocabolo risiede infatti dal latino autumnus, la forma classica da cui provengono tutte le varianti romanze del nome di questa stagione. Il campidanese, in questo specifico caso, ha veicolato la parola non direttamente dal latino, ma attraverso la mediazione iberica, fissando la propria variante in atongiu.
Questo piccolo frammento linguistico racchiude un’intera lezione di storia: la permanenza del latino autumnus, l’impronta lasciata dal periodo spagnolo e la capacità della lingua sarda di accogliere e adattare i termini, arricchendo il suo vocabolario. La risposta alla domanda su come si dice autunno in sardo svela, dunque, l’identità complessa e storicamente stratificata della Sardegna centrale, ben oltre la semplice traduzione.

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