Evade dai domiciliari e gironzola furtivo per i reparti dell’ospedale di San Gavino: 51enne arrestato

Il personale medico e paramedico dell'ospedale aveva notato uno sconosciuto gironzolare all'interno dei vari reparti della struttura sanitaria, forse con l’intento di compiere dei furti
Ieri sera a San Gavino Monreale, è giunta una richiesta di aiuto da parte di personale medico dell’ospedale “Nostra Signora di Bonaria”.
Il personale medico e paramedico dell’ospedale aveva notato uno sconosciuto gironzolare all’interno dei vari reparti della struttura sanitaria, forse con l’intento di compiere dei furti. I carabinieri hanno così proceduto all’arresto in flagranza di reato, per il reato di evasione, di un 51enne di Sanluri, disoccupato, noto alle forze dell’ordine, percettore tra l’altro del reddito di cittadinanza.
L’uomo, infatti, è risultato sottoposto alla misura della “detenzione domiciliare”, con facoltà di uscire dalla propria abitazione in orari precisi e solo all’interno del Comune di Sanluri.
L’arrestato è stato riportato presso la propria abitazione dov’è tornato al regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, fissata per oggi.

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“Vi voglio bene, mi dispiace tantissimo. Sto andando via”: Oristano saluta Mirko Piras, chef e tiktoker simbolo di forza e umanità

Sempre col sorriso, anche fino all'ultimo giorno, Mirko Piras ha raccontato la sua malattia con coraggio e dignità, diventando un punto di riferimento per migliaia di persone.
«Sto andando via, mi dispiace tantissimo, vi voglio bene». Sono queste le ultime parole lasciate da Mirko Piras, chef oristanese e volto amatissimo sui social, prima di spegnersi all’età di 50 anni all’ospedale Businco di Cagliari. Parole semplici, cariche di amore e gratitudine, rivolte a chi gli è stato vicino nel suo lungo e difficile percorso.
Oggi, 5 luglio, Oristano gli darà l’ultimo saluto. La salma giungerà dalla struttura ospedaliera cagliaritana alla città dove Mirko era nato e cresciuto, per i funerali che si sono tenuti questa mattina nella chiesa dei Cappuccini. Attese centinaia di persone: amici, conoscenti, cittadini e tanti follower che lo hanno seguito giorno dopo giorno in quella che è stata una vera testimonianza pubblica di vita, dolore, speranza.
Mirko, cuoco in numerosi locali della città, aveva conquistato il cuore di migliaia di persone con i suoi video su TikTok, dove condivideva pensieri e frammenti della sua quotidianità, anche nei momenti più difficili. Con oltre 38mila follower, era diventato un riferimento per chi affronta la malattia, riuscendo a raccontare il dolore con ironia, lucidità e una disarmante autenticità.
«Sei stato un grande guerriero, rimarrai per sempre nei nostri cuori» è uno dei tanti messaggi di affetto comparsi sui social, dove da ore si susseguono parole di commozione e ricordi. Una vera ondata di cordoglio che ha travolto la rete, segno di quanto Mirko fosse amato e stimato. Con il suo sorriso, anche nei giorni più duri, ha lasciato un messaggio profondo: mai arrendersi, mai smettere di amare la vita, anche quando questa diventa difficile da affrontare.

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